"E' tempo di cambiare per dare una prospettiva di lungo termine al calcio italiano", ha dichiarato Gravina in apertura del Consiglio Federale della Figc che si è svolto questo martedì".

Dopo l'ufficializzazione dell'esclusione del Chievo dal Campionato di Serie B (anche se manca la sentenza definitiva), senza contare le altre  domande di riammissione e ripescaggio in Serie B e C, per il presidente Gravina è arrivato il momento di riformare il sistema ispirandolo a principi di sostenibilità e stabilità. 

Per tale motivo la Serie A cambierà sicuramente format e probabilmente numero di squadre, mentre dal 2024/2025 si arriverà ad una fusione tra Serie B e Serie C, perché tre livelli di professionismo, ad oggi, non sono più sostenibili. E per arrivare a tale obiettivo, già dalla prossima stagione ci sarà una riorganizzazione tra Serie D e Serie C.

"Il nostro sistema sta conoscendo una delle sue crisi più profonde – ha ribadito Gravina nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla riunione del Consiglio - e le difficoltà che sta attraversando mettono a dura prova diversi settori legati all'industria del calcio".

Intanto da questa stagione, il VAR sarà esteso anche alla Serie B.

Infine Il Consiglio ha approvato una norma che prevede l'obbligatorietà del Green Pass (vaccino, attestato di guarigione da Covid-19 e tampone entro le 48 ore) per i tesserati che disputano le competizioni professionistiche e di Serie A femminile. "Il Green Pass – ha dichiarato Gravina in conferenza stampa - deve considerare tutti: non solo i tifosi, anche i calciatori, professionisti e dilettanti. La FIGC valuterà di concerto con il Governo se adottare dei provvedimenti di obbligatorietà di vaccino per i tesserati".

Per quanto riguarda la riapertura degli stadi, il limite del 50% proposto attualmente per Gravina è insoddisfacente e inapplicabile:

"Il nostro distanziamento sociale non permette di occupare un seggiolino sì e uno no. Abbiamo chiesto al Governo di valutare la possibilità dell'occupazione a scacchiera".