Chi può dimenticare il "coglionazzo" di fantozziana memoria? Quando un paio di settimane fa Beppe Grillo, sul suo blog, scrisse, pur dispiacendosene, che Giuseppe Conte
"non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione",
descrisse l'ex premier, tra l'altro da lui stesso eletto al ruolo di far rinascere il Movimento, né più né meno come il coglionazzo che Paolo Villaggio avrebbe messo in bocca ad uno dei tanti capi e capetti dei suoi romanzi (e film) per rivolgersi al povero Fantozzi.
Oggi, però, il coglionazzo Giuseppe Conte, per Beppe Grillo, è tornato miracolosamente ad essere di nuovo un genio.
Lo testimonia la "foto social", pubblicata nel pomeriggio, in cui il fondatore del Movimento 5 Stelle è a tavola con l'ex premier - pubblicata in alto - commentata con la seguente didascalia:
"E ora pensiamo al 2050!"
Annunciata qualche giorno fa, la riconciliazione tra le due colonne del nuovo Movimento (che fortunatamente ha perso l'eredità di Casaleggio, sperando che in futuro ne perda anche la memoria) si è celebrata oggi con un pranzo a Marina di Bibbona dove Grillo possiede una villa, affacciata sul mare.
Un sospiro di sollievo è arrivato dai parlamentari 5 Stelle, che negli ultimi giorni davano l'impressione di una scialuppa in balia dei marosi che si avvicinava sempre più pericolosamente agli scogli. Questi, alcuni commenti con cui descrivono la loro soddisfazione per l'accordo raggiunto...
Vito Crimi:
“Non c'è nulla di più difficile da gestire, di esito incerto e così pericoloso da realizzare dell'inizio di un cambiamento.” (Niccolò Machiavelli). Ma una volta avviato il cambiamento, nulla potrà fermarlo e si viaggia spediti verso nuove mete.
Paola Taverna: “Questa è l’immagine che in tanti aspettavamo. Comincia una nuova era forte del suo passato e fiera del suo futuro. Insieme, uniti, più forti che mai”.
Carla Ruocco:“Una bellissima immagine. E' un momento storico, che sigla la rinascita del MoVimento 5 Stelle. Ritroviamo il vero e sano entusiasmo che ci ha sempre contraddistinto”.
Dino Giarrusso:“Andiamo avanti decisi e uniti, senza MAI rinunciare ai nostri valori, alla nostra unicità, all’onestà e ai principi che non possiamo e non dobbiamo derogare”.
Adesso, la domanda è: "Quanto durerà?"