MISTER Z - Napoli, io sto con Conte
NAPOLI - Ancora una volta mi sento di concordare con Antonio Conte. il Napoli non era una squadra di fenomeni prima della partita con l’Atalanta e non è una squadra di brocchi dopo la sconfitta con i bergamaschi. Tuttavia è evidente che la lezione subita dai nerazzurri di Gasperini lascia degli strascichi e dovrà essere - come sicuramente avverrà - analizzata in maniera analitica dall’allenatore e dal suo staff per fare una serie di riflessioni e per capire che cosa ci sia da aggiustare in corso d’opera. Con l’Atalanta, infatti, fatte le debite proporzioni, è sembrato di rivedere il Napoli della prima fatale uscita di campionato a Verona. Poche idee, niente aggressività, ripetitività nelle azioni e soprattutto incapacità di farsi valere sul piano fisico di fronte a un avversario come l’Atalanta che fa proprio dell’esuberanza atletica dei suoi uomini un punto di forza.
Che cosa è accaduto? Perché nel momento in cui avrebbe potuto e dovuto dimostrare di essere degna protagonista di questo campionato e di occupare altrettanto degnamente la prima posizione in classifica la squadra si è sciolta come neve al sole? Sono tutte domande alle quali Conte dovrà dare una risposta e dovrà farlo in tempi brevi perché il prossimo appuntamento di campionato, quello che domenica prossima vedrà impegnati gli azzurri a San Siro contro l’Inter, incombe e non c’è tempo da perdere. Al di là dell’atteggiamento passivo tenuto in campo, che ha consentito all’Atalanta di fare il bello il cattivo tempo, esistono una serie di problemi che proprio la partita con i bergamaschi ha evidenziato in maniera sorprendente e al tempo stesso preoccupante. La difesa che nelle precedenti nove partite aveva subito soltanto due gol (tralasciando la tripletta incassata a Verona nella gara di apertura del campionato) ha mostrato crepe che non ci si sarebbe aspettati. Lookman è un gran bel giocatore, non c’è che dire, ma la libertà che gli è stata lasciata di concludere, sia in occasione del primo goal che al momento del raddoppio, la dicono lunga sulla improvvisa ‘distrazione’ e rilassatezza che ha riguardato gran parte della retroguardia partenopea.
Le colpe? Certamente non ha brillato in marcatura Di Lorenzo, sicuramente ha le sue colpe - soprattutto in occasione del secondo goal - Meret, ma è tutto il complesso del reparto che ha mostrato delle crepe. Un altro punto dolente sul quale in un modo o nell’altro Conte dovrà prima o poi intervenire riguarda Lukaku. L’attaccante belga ha fatto da comparsa in questa partita e francamente è sembrata tardiva la decisione dell’allenatore di sostituirlo, quando ormai peraltro le speranze di rimonta erano quasi del tutto tramontate. L’incapacità di Lukaku di liberarsi dalla marcatura di Hien fai il paio con alcune precedenti prestazioni in occasione delle quali il centravanti è sembrato troppo statico, ha cercato con eccessiva insistenza il suggerimento stretto, non è riuscito a mantenere la palla tra i piedi per far salire i compagni di squadra e farli avvicinare nei modi e con i tempi giusti alla porta avversaria.
A questo punto del campionato probabilmente non si può neanche più trovare una giustificazione per le prestazioni sottotono di Lukaku nel fatto che non abbia svolto la preparazione precampionato. Ormai i tempi sono maturi perché il giocatore pur essendo subentrato ‘a freddo’ nella squadra possa aver trovato la condizione giusta per ben figurare. Il problema, allora, sembra essere anche di natura tattica oltre che atletica. Ed è su questo aspetto specifico che Conte dovrà intervenire. L’auspicio è che lo faccia molto presto trovando i correttivi giusti per fare in modo che Lukaku diventi nuovamente una spina nel fianco delle difese avversarie, così come avveniva quando giocava in maglia nerazzurra con l’Inter e l’allenatore era proprio l’attuale tecnico del Napoli.
Una risposta a tutti questi interrogativi arriverà probabilmente molto presto, fin da domenica prossima, perché la sfida con l’Inter a San Siro alzerà il sipario e si potrà capire fino a che punto il Napoli potrà confermarsi ancora a lungo al vertice della graduatoria o, invece, sarà costretto a fare un passo indietro e a ridimensionare le proprie ambizioni. Personalmente sono fiducioso. Credo che la risposta alla scoppola subita domenica al Maradona dall’Atalanta arriverà proprio a Milano. La brutta figura è stata fatta, ma è necessario che venga messa subito in archivio. Il Napoli ha tutte le potenzialità per giocarsela alla pari con l’Inter e confermare la volontà di disputare un campionato di vertice.
IL COMMENTO - Frey: "Meret è un grande portiere, al Napoli vedrei bene Carnesecchi!"
Su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “Voce Azzurra” è intervenuto Sebastian l’ex portiere Sebastian Frey:
"Meret? È un grande portiere ma leggo che ci sono troppe critiche su di lui. Questa stagione può essere ancora fondamentale per il Napoli! Lotta scudetto? Inter e Napoli sono le favorite per lo scudetto, ma gli azzurri hanno un vantaggio fondamentale: non devono giocare le coppe! Domenica si comincerà a delineare la lotta scudetto. Chi vincerà dimostrerà di avere qualcosa in più! Sarà molto bella la lotta scudetto! Ci sono due campionati in questo campionato, la parte sinistra e la parte destra della classifica. Nella parte sinistra ci sono molte squadre forti come l'Inter e il Napoli. L’Atalanta è da diversi anni che sta facendo bene e che lotta sempre per le prime posizioni. Le sorprese sono state Fiorentina e Lazio ma che bisognerà vedere se manterranno la continuità fino a fine campionato.
Per arrivare tra le prime quattro alcune di queste squadre dovranno uscire dalle coppe, poiché non credo che siano costruite per giocare più competizioni. Conte è l’uomo giusto per arrivare alla conquista dello scudetto. Sognare non costa niente. I presupposti ci sono. Lui tiene un profilo molto basso e sa che in che piazza si trova. Sa l’euforia e l’adrenalina che c’è qui e come l’umore può cambiare da partita a partita. Sta cercando di dare un equilibrio alla squadra. Il Napoli ha lottato sempre in questi anni per obiettivi importanti e anche quest’anno l’obiettivo è la vittoria dello scudetto. Io vicino al Napoli? Nella stagione 1999-20000 andai al Verona in prestito dall’Inter. Le squadre interessate a me erano il Verona e il Napoli, ma scelsi la squadra veneta perché era più vicina a casa. Napoli, però, è una piazza calda e ti da delle motivazioni incredibili che a me piacciono. Mi sarebbe piaciuto giocare qui ed sarei stato molto curioso di vivere un'esperienza nella squadra partenopea. Ve lo dico: Al Napoli vedrei bene Carnesecchi! Può diventare un grande portiere, al Napoli può crescere e fare il salto di qualità!".
L'EX - Pizzi: "Inter-Napoli partita apertissima, Lobotka giocatore di livello europeo"
Ai microfoni di Radio Capri, durante la trasmissione sportiva “Bordocampo“, è intervenuto Fausto Pizzi, dirigente sportivo ed ex calciatore del Napoli:
Chi ballerà tra i tifosi: quelli dell’Inter o quelli del Napoli? La partita sarà difficile e ricca di ex: Conte torna al Meazza contro l’Inter con Lukaku, dall’altro lato ci sarà Zielinski. Tanti ex ma chi ballerà alla fine?
“Difficile dirlo, perché secondo me è una partita apertissima ad ogni risultato. Lukaku ogni volta che torna a Milano è un pò in difficoltà perché non è trattato molto bene. Però penso che Conte, a livello caratteriale, sa preparare le partite. Sa dare i giusti stimoli per riuscire a preparare una partita importante come quella che deve fare il Napoli a Milano per uscire con un risultato positivo dall’Inter. C’è di mezzo anche la Champions e quindi secondo me l’Inter potrebbe perdere un pò di energie sia mentali che fisiche. Perché in Champions, la partita contro l’Arsenal, sarà impegnativa. E anche su questo il Napoli ci può lavorare. E pensare di poter fare una partita con un ritmo molto alto per poter provare a mettere in difficoltà l’Inter”.
Contro il Napoli Gasperini ha impostato la partita in maniera fantastica: schiera la difesa a uomo, limitando tutte le possibilità, su Lukaku; un centrocampo a zona che si apriva e pressava: come se fosse una ragnatela si riapriva e si richiudeva in un attimo, non dando punti di riferimento in avanti. Vince la gara con logiche giuste e studiate. Che partita, preparerà, invece, Inzaghi?
“Secondo me, come hai giustamente detto tu, Gasperini l’ha preparata benissimo. Potendo contare su degli interpreti che si trovavano in uno stato di forma come quello che aveva Lookman domenica all’ora di pranzo. Un giocatore devastante. Io penso che l’Inter è una squadra di cui non dobbiamo scoprire niente di nuovo. Anzi. Ha tante possibilità. Ha tante alternative. E ha giocatori importanti. Trova il gol facilmente con tanti giocatori. Con i centrocampisti che partecipano. Gli attaccanti, Lautaro e Thuram, sono una sentenza. Perché su ogni palla, su ogni cross che arriva o da Dimarco o da Dumfries, sono pericolosissimi. Per il centrocampista, ho visto venti minuti di Calhanoglu: sembra che sia recuperato. E’ un giocatore importante per questa squadra. Ha soluzioni balistiche da fuori. Sulle palle inattive sono forti. Secondo me deve preparare “la solita” Inter. Perché sono giocatori che con queste idee e in queste partite sanno cosa serve fare per poterla vincere".
A centrocampo tornano sia Calhanoglu che Lobotka. Quanto si è fatta sentire la mancanza di Stanislav Lobotka in questo Napoli?
“Devo dire la verità: mi ha impressionato il giocatore scozzese, Gilmour, che non conoscevo. Non ha, ovviamente, la personalità e la presenza di Lobotka. Però è un giocatore che, in quel ruolo, ha ben impressionato. E’ molto più che un’alternativa. E’ molto più che una riserva. Ma è chiaro che il Lobotka di questo inizio di campionato, come il Lobotka dell’anno dello Scudetto, è un giocatore di livello europeo. E’ un giocatore importante. E’ un palcoscenico importante quello di San Siro: speriamo sia recuperato al top per fare una partita di alto livello. Perché, comunque, c’è bisogno di assorbire gli attacchi feroci dell’Inter. Ma anche di poter palleggiare, giocare e ripartire con le giocate importanti che questa squadra ha. E che bisogna solo mettere in atto".
Lukaku è sotto giudizio, ma alternato: perché una partita la gioca bene, un’altra un pò meno. Qualcuno pensa sia dovuto al suo stato di forma, qualche altro evidenzia come poterebbe essere la mancanza di una spalla di spessore: può essere che il Napoli deve garantire a Lukaku per poter usufruire al massimo delle sue potenzialità?
“Secondo me il Napoli deve imparare a sfruttare il fatto che Lukaku subisca tantissimi raddoppi di marcatura. Ma anche l’intasamento in zona centrale molto molto forte, dato dalla sua presenza e dalla sua stazza fisica. E andargli a giocare qualche volta vicino e qualche volta alle spalle. Mi sembra che la posizione di Kvara e di Politano è sempre abbastanza larga perché è la loro preferita. Ma qualche volta, sul primo appoggio, sulla prima palla che riceve Lukaku, qualche giocatore vicino, in quella direzione può essere importante per lui per riuscire a difendere palla. Soprattutto quando è spalle alla porta".
Sarà la sfida tra le due papabili vincitrici del campionato? Oppure credi che anche l’Atalanta che è venuta a vincere a Napoli possa essere in corsa? La sfida ci darà già una idea sulla papabile vincitrice dello Scudetto oppure vanno considerate anche altre squadre che corrono?
“Sarà sicuramente una partita di vertice. Ma non penso che il verdetto della partita Inter-Napoli possa essere definitivo in alcun modo. Penso che l’Atalanta vista domenica a Napoli, sia assolutamente una pretendente: sono tanti anni che arriva in zona Champions. E penso che l’aver vinto l’Europa League lo scorso anno, le abbia fatto anche fare quel salto di mentalità, di capacità acquisite da poter lottare fino alla fine anche per il Campionato. Poi non dimentichiamoci la Juve. Insomma ce ne sono di squadre che possono ancora ambire a poter vincere questo campionato. Mi sembra ancora troppo presto per poter dare un giudizio definitivo. Ma è sicuramente una sfida di vertice: è la prima contro la seconda del campionato in questo momento".
L'ANALISI - Rastelli: "Napoli? Una battuta d’arresto ci può stare in un percorso di crescita"
“Il ko del Napoli con l’Atalanta non è un dramma, ci sta perdere contro una squadra come l’Atalanta, se non sei al 100% è una squadra che non perdona. Il Napoli - ha detto l’ex attaccante e allenatore Massimo Rastelli a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - ha incontrato il peggior avversario possibile in un miniciclo di ferro, Gasperini mette in difficoltà tutti. È una battuta d’arresto che ci può stare in un percorso di crescita come quello dei partenopei. Con l’Inter sarà una partita diversa, è una squadra che ti fa ragionare di più.
Lukaku? Gli si chiede di proteggere palla quando va incontro per poi gestirla e passarla al compagno, ma viene da una mancata preparazione estiva ed ha dovuto affrontare carichi di lavoro pesanti che chiedono tempo per essere smaltiti. Nelle prossime settimane lo vedremo più in condizione. Per Conte è fondamentale e, qualora non dovesse migliorare, il tecnico saprà trovare soluzioni alternative.
Raspadori? Si sente prima punta, può fare anche il trequartista, la seconda punta, il sotto punta, fa da raccordo ma sa anche attaccare la profondità ed è un buon rifinitore. Io lo vedo come alternativa a Lukaku”.