Venerdì si è riunita la Cabina di Regia (DM 30 aprile 2020) per il monitoraggio della pandemia nelle varie regioni italiane. In base alle valutazioni che ne sono seguite  il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà 3 nuove ordinanze.

  • Con la prima ordinanza, rimangono confermate le misure in corso relative alle regioni Abruzzo (area rossa), Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte (area arancione).
  • Con la seconda, le regioni Campania, Toscana, Valle D'Aosta e la provincia autonoma di Bolzano passano da area rossa ad area arancione.
  • Con la terza le regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria passano da area arancione ad area gialla.

Le ordinanze del ministro della Salute entreranno in vigore a partire da domenica 6 dicembre.

Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, ha commentato in questi termini i dati dell'analisi di monitoraggio della cabina di regia: "Anche l'incidenza calcolata sui nuovi casi per 100mila abitanti a 7 ed a 14 giorni sta decrescendo in tutte le Regioni ma parliamo ancora di un numero di casi significativo che mette sotto stress il nostro SSN. Il trend a sette giorni è particolarmente importante perchè ci fornisce una misura più puntuale. Al tempo stesso, non c'è una Regione che non sia coinvolta da questa epidemia. Dai grafici che presentiamo qui in conferenza, l'età mediana delle persone rappresentate dai casi si attesta tra i 48 e i 50 anni, e questo è un buon dato, sono peraltro in diminuzione i casi in tutte le fasce d'età. Le fasce d'età più colpite sono quelle dai 15 ai 50 anni e dai 50 ai 60 anni. Abbiamo ancora una crescita dei casi asintomatici e paucisintomatici e rappresentano circa il 70% delle infezioni. La parte dei casi con patologia critica continua a rimanere costante.Sta decrescendo anche la probabilità di superamento delle soglie critiche di occupazione in area medica e terapia intensiva. La terapia intensiva e le persone che vi sono ricoverate mantiene un range di età sopra i 70 anni e con prevalenza di genere maschile. La mortalità ha una età mediana di 80 anni e un'età media di 81, un dato che rimane stabile nel tempo, settimana dopo settimana. Dall'analisi del campione del 10% delle cartelle cliniche delle persone decedute (5726 su 55824 decessi), la popolazione maschile rimane la più colpita e dagli 80 anni in su. Solo l'8.3% ha intorno ai 60 anni. Il 90% delle persone che decedono ha una presenza di più patologie, 2 o 3 patologie tra il 60 e il 70% dei casi; un dato che è sovrapponibile ai dati estivi".