Fare gli imprenditori, oggi, in Italia è un'impresa eroica nel vero senso della parola. Ogni anno si aspetta la Legge di Bilancio temendo nuovi balzelli o nuove perversioni burocratiche.

Per questo il proprio studio di commercialisti viene percepito ormai come un alleato e un investimento, e non più come un costo. Perché essere sempre aggiornati su tutte le nuove circolari e i Q&A dell'Agenzia delle Entrate è diventato veramente complesso. Quindi è fondamentale avere un consulente esterno che propone le migliori soluzioni personalizzate.

Le aziende più innovative hanno compreso questo passaggio già da tanto tempo e sfruttano questo vantaggio competitivo nel mercato.

Andiamo alla Legge di Bilancio 2022, queste sono le principali novità per le imprese:

  1. Nuova Sabatini,
  2. abolizione dell’Irap (non per tutti),
  3. revisione dei crediti d’imposta Industria 4.0,
  4. rimodulazione del Patent Box,
  5. nuovi incentivi per le aziende in crisi.

 Fondi dalla Nuova Sabatini

Dalla Nuova Sabatini sono previsti 900 milioni di euro dal 2022 al 2026, mentre per il Fondo di Garanzia ulteriori 3 miliardi fino al 2027, quindi nuovi fondi per le imprese che intendono fare investimenti.

Taglio dell'Irap

La finanziaria taglia l'Irap per le imprese italiane. Sin da subito ne beneficiano le ditte individuali, gli autonomi e i professionisti per le quali è prevista l’abolizione dell’Irap. La misura riguarda più di 835 mila contribuenti e verrà finanziata attraverso  lo stanziamento di 1 miliardo nel 2022 e di 1,2 miliardi dal 2023.

Rimodulazione del Patent Box

Il Patent Box viene rimodulato seguendo queste linee guida:

  1. innalzamento dell’incentivo dal 90% al 110%;
  2. esclusione dai beni agevolabili i marchi di impresa;
  3. limitazione dell’incentivo solo ai brevetti e agli beni giuridicamente tutelati

Viene eliminato anche il divieto di cumulo tra il credito d’imposta derivante dal Patent Box e quello per la Ricerca e Sviluppo.

Investimenti 4.0 e per internazionalizzazione

Sono state incrementate le risorse a sostegno delle imprese  che intendono investire ricerca e sviluppo, transizione ecologica e innovazione tecnologica grazie alla conferma dei numerosi crediti d’imposta a disposizione.

Crediti per le aziende in crisi

Sono stati staziati 100 milioni per favorire il prepensionamento dei lavoratori di aziende in crisi. 

Incentivi per l'apprendistato

Viene previsto uno sgravio contributivo pari al 100% per tre anni per le microimprese (max 9 dipendenti) che decidono di assumere lavoratori sotto i 25 anni.

Fondi a disposizione per transizione ecologica

 Viene istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico un Fondo per la transizione industriale, con dotazione di 150 milioni dal 2022.

Quotazioni in Borsa

Confermato anche per il 2022 la possibilità di quotarsi in Borsa per aprirsi al mercato dei capitali e potenziare la crescita dell’impresa grazie alla proroga del credito d’imposta quotazione. Uno sconto del 50% delle spese di consulenza per le piccole e medie imprese che si collocano in Borsa in un paese dell’Unione europea.

Infine sono state rinviate le seguenti tasse:

  1. sugar e plastic tax,
  2. pagamento cartelle esattoriali, notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022,
  3. esenzione Tosap/Cosap per esercenti e ambulanti.

Si tratta in soldoni di una manovra espansiva che vuole ridurre alcune tasse e finanziare il ricambio lavorativo generazionale.


Articolo inviato da Studio Rossi