Politica

Il doppio volto di Meloni: autocelebrazione e scaricabarile

Enrico Vaime amava ricordare ciò che Sergio Leone era solito dire di Clint Eastwood:

"Avevo bisogno più di una maschera che di un attore, ed Eastwood a quell’epoca aveva solo due espressioni: con il cappello e senza cappello".

Perché ricordarlo? Perché è la stessa cosa per la premier Meloni, in relazione ai due atteggiamenti con cui affronta le problematiche politiche che di volta in volta le si parano davanti...

A seconda delle convenienze, Meloni mette sul piatto i suoi presunti successi oppure, se di successi non può proprio parlare, allora ricorre al cosiddetto "chiagni e fotti", con cui incolpa chi è venuto prima di lei per far ricadere sul passato le misure non propagandistiche a cui è costretta per continuare a favorire gli acquisti dei titoli a sostegno del debito pubblico italiano.

Oggi, a differenza di altre occasioni, Meloni ha messo in campo l'intero repertorio, ricorrendo prima all'autocelebrazione per poi anticipare che le misure della manovra - che ormai non può più rimandare - dovranno fare i conti con chi, nel passato, ha gettato i soldi dalla finestra:

"L’Italia sta crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale. I dati macroeconomici – dal Pil all'occupazione, dall'export agli investimenti - sono positivi e rappresentano un segnale di grande fiducia. Proprio in questi giorni arriva il dato Istat del tasso di disoccupazione più basso dal 2008: 6,5%.Le scelte serie che abbiamo fatto, insieme alla centralità e all’autorevolezza dimostrata a livello internazionale, stanno contribuendo al buon andamento della nostra economia. Adesso è fondamentale rafforzare e consolidare il quadro economico con le scelte che faremo nella prossima manovra economica, ispirata al buon senso e alla serietà.La stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita e non tornerà fin quando ci saremo noi al governo. Tutte le risorse disponibili devono continuare a essere concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie e dei lavoratori". 
Per quanto riguarda la crescita acquisita per il 2024, il PIL, di cui l'Istat oggi ha pubblicato il resoconto definitivo per il secondo trimestre dell'anno, è stimato al +0,6%, leggermente in discesa rispetto al +0,7% diffuso in precedenza. Inoltre, sempre nello stesso periodo dell'anno, le esportazioni sono diminuite del -1,5%, con la spesa delle Amministrazioni Pubbliche aumentata di un decimo di punto. Inoltre, si sono registrati andamenti congiunturali negativi nel valore aggiunto dell'agricoltura e dell'industria, con diminuzioni rispettivamente del -1,7% e del -0,5%.

E per Meloni - a suo dire - questi dati sarebbero positivi, come quelli relativi al mercato del lavoro, dove le cose non sarebbero mai andate così bene come adesso.

Peccato però che il fantastico incremento del mercato del lavoro riguardi in particolar modo la fascia delle persone da 50 anni in su (con una variazione tendenziale a luglio 2024 del 3,2%), mentre è negativa quella nella fascia d'età 15-24 anni, del +1,2% quella nella fascia d'età 25-34 anni e de +1,6% quella nella fascia d'età 35-49 anni. Da sottolineare anche il numero di disoccupati per fasce d'età...

La tendenza in un mese è però riscontrabile anche nell'arco dei 12 mesi e questo porta a dimostrare che i nuovi occupati sono per lo più ultra cinquantenni.

"Dovrebbero morire di fame?" dirà qualcuno. Certo che no. Ma questo spiega perché, di conseguenza, finisce per essere minore il numero di occupati che dovrebbe invece mostrare i tassi di crescita più elevati, quello nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni, dove le persone "dovrebbero" iniziare a metter su famiglia, a fare figli e a comprar casa. Tutti fattori che fanno da volano al PIL... mentre chi ha più di 50 anni i soldi, nel caso li abbia, cerca di risparmiarli piuttosto che spenderli.

Se chi è capo di un governo non è in grado o fa finta di non vedere cose tanto evidenti, come è possibile sperare che poi possa prendere dei provvedimenti per correggere il problema?

Autore Piero Rizzo
Categoria Politica
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