Martedì poco prima delle 23 ora italiana, un #terremoto di magnitudo 6.1, a una profondità di circa 51 km al confine tra Pakistan e Afghanistan, ha causato la morte di almeno 920 persone oltre al ferimento di almeno 600, secondo quanto riportato da fonti talebane. Vittime e danni, infatti, sono al momento registrati in Afghanistan.
Ad essere interessata dal sisma è la provincia orientale di Paktika, di cui le immagini mostrano case completamente distrutte.
L'emiro Hibatullah Akhundzada, dal 2021 leader talebano dell'Afghanistan, ha detto che l'attuale bilancio delle vittime è provvisorio ed il loro numero potrebbe aumentare.
Il terremoto è avvenuto a circa 44 km dalla città di Khost, nella notte, quando molte persone erano in casa, addormentate nei loro letti.
La maggior parte delle vittime finora è stata registrata nei distretti di Bramal e Gayan, dove un intero villaggio risulta distrutto. Il terremoto è stato avvertito a più di 500 km di distanza dall'epicentro, fino nella capitale del Pakistan, Islamabad.
I terremoti in Afghanistan sono frequenti, poiché la nazione si trova in una regione tettonicamente attiva, su una serie di linee di faglia tra cui quelle di Chaman, di Hari Rud, di Badakhshan e la faglia di Darvaz.
Secondo le cifre fornite dalle Nazioni Unite, negli ultimi 10 anni sono state più di 7.000 le persone che, in Afghanistan, sono rimaste vittime dei terremoti che hanno colpito quel Paese.