Quello che sappiamo di certo a seguito dell'eruzione del vulcano di Hunga Tonga-Hunga Ha'apai è che l'omonima isola su cui era ospitato è quasi del tutto scomparsa, perché questo è quanto mostrano le immagini satellitari.

Purtroppo, però, non sappiamo quale siano state le conseguenze dello tsunami generato dall'eruzione che ha colpito le 176 isole che costituiscono l'arcipelago di Tonga, di cui 36 abitate da una popolazione di poco più di 100mila persone.

L'eruzione ha prodotto un'interruzione, pare in due punti, del cavo sottomarino che collega Tonga alle Fiji e, da lì, al resto del mondo. La riparazione non è ancora avvenuta e pertanto risultano ancora confuse e frammentarie le notizie relative alle conseguenze dello tsunami, a cui dobbiamo aggiungere l'enorme volume di cenere che ha ricoperto molte aree di Tonga, rendendo probabilmente inutilizzabili le riserve d'acqua.

In ogni caso, dalla Nuova Zelanda sono state inviate due navi per il rifornimento di acqua, dotate anche di squadre e mezzi per effettuare ricognizioni, compreso anche un elicottero.

Inoltre, l'operatività dell'aeroporto internazionale di Fua'amotu, il principale dell'arcipelago, benché non sia stato danneggiato dall'eruzione e dallo tsunami di sabato, è ostacolata dalla cenere caduta, rendendo problematico l'invio dei soccorsi internazionali.

Alcune delle isole periferiche di Tonga hanno subito danni sostanziali, e secondo quanto riportano le agenzie umanitarie la preoccupazione maggiore è rivolta al gruppo di isole Ha'apai, che si trova a nord di Tongatapu, l'isola principale dell'arcipelago.