"Apprendo con favore e plaudo all'iniziativa delle federazioni FAND e FISH che hanno incontrato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, presentandogli alcune fondamentali e urgenti istanze atte a migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie". Così Vincenzo Zoccano, già sottosegretario di Stato a Famiglia e Disabilità, oggi dirigente nazionale di Vox Italia

"Misure utili - ha spiegato Zoccano - soprattutto nel momento emergenziale che stiamo vivendo, ma valide anche per il futuro, quando l'emergenza sarà passata. I temi economici, del mercato del lavoro, del sostegno alle imprese, del supporto alle famiglie e di contrasto alla povertà e al rischio di impoverimento, sono soltanto alcuni degli argomenti portati all'attenzione del presidente Conte, il quale esercita in maniera piuttosto distratta la delega alle Politiche per la disabilità". "Abbiamo infatti assistito a numerose conferenze stampa, proclami e rassicurazioni - ha rilevato l'ex sottosegretario - ma assolutamente nulla è cambiato per i 7,5 milioni di persone con disabilità e per i loro caregiver familiari. La disomogeneità di trattamento regna sovrana: lasciare alle Regioni la scelta sulla riapertura dei centri per le persone con disabilità disorienta le famiglie che, ulteriormente appesantite dal maggior carico assistenziale di questi ultimi mesi, rischiano l'implosione". 

"I caregiver familiari - ha sottolineato l'esponente di Vox Italia - da troppo tempo aspettano una legge che riconosca loro la valenza sociale, economica e umana che meritano. Lo spettro dell'impoverimento si staglia con maggior forza di fronte alle persone con disabilità, un rischio concreto, tanto più in questo momento emergenziale. Occorre intervenire immediatamente sulle pensioni d'invalidità, non soltanto con un cadeau nel decreto Maggio, ma in maniera definitiva e stabile".

"Già nel primo governo Conte - ha spiegato l'ex sottosegretario - presentai un piano per il raddoppio degli importi erogati con le pensioni d'invalidità, si trattava di un piano serio e studiato con i tecnici Inps. Tuttavia mi fu detto chiaramente che non era considerato tra le priorità politiche del momento e che si sarebbe provveduto non appena le condizioni lo avrebbero permesso. Oggi, con l'emergenza sanitaria ed economica in atto mi chiedo come il governo potrà fare per rendere giustizia al mondo della disabilità, fatto di cittadini fra i cittadini e non una realtà a parte", ha concluso Zoccano.