Ecologia. Il parco Anna Serena Zambon e I prossimi incontri didattici esperenziali
Quando pensiamo all’ecologia ci viene in mente il recente ambientalismo.
Quando pensiamo all’ecologia ci viene in mente il recente ambientalismo. In realtà l’ecologia è una scienza molto più antica che non si occupa soltanto dell’impatto delle attività dell’uomo sull’ambiente in cui vive, ma di molto altro. Per questo è importante chiarire la definizione di ecologia.
Con i ragazzi delle scuola scopriamo che cos’è l’ecologia, di cosa si occupa e in particolar modo del concetto di ecosistema e del perché è così importante salvaguardare gli ecosistemi.
L’ecologia è una branca della biologia che si occupa di studiare i rapporti tra gli esseri viventi e l’ambiente in cui vivono.
Il termine ecologia fu utilizzato per la prima volta nel 1866 dallo studioso tedesco Ernst Haeckel unendo il termine greco “oikos” che significa casa e “logos” che significa parola, discorso, studio.
Già Charles Darwin aveva compiuto studi di ecologia anche se non esisteva ancora questo termine a definirli. Il secolo in cui l’ecologia si è sviluppata come scienza è stato, in ogni caso, il ‘900.
Quindi che significa ecologia? Di cosa si occupa l’ecologia? L’ecologia si occupa dei sistemi viventi, ovvero delle popolazioni costituite da individui della stessa specie che occupano lo stesso territorio, di comunità costituite da individui di specie diverse che vivono negli stessi ambienti, degli ecosistemi ovvero dell’insieme dato dagli esseri viventi e dall’ambiente fisico-chimico in cui si trovano, dei biomi ovvero di più ecosistemi caratterizzati da determinate condizioni climatiche e infine della biosfera, cioè l’insieme di tutti gli ecosistemi del pianeta.
A seconda dei singoli aspetti che approfondisce si suddivide in diverse discipline.
Ecologia comportamentale
L’ecologia comportamentale studia il comportamento degli animali per adattarsi all’ambiente nel corso della loro evoluzione.
Ecologia del paesaggio
L’ecologia del paesaggio studia le trasformazioni del paesaggio nel corso del tempo. Per paesaggio si intende un insieme di ecosistemi.
Ecologia urbana e sociale
L’ecologia urbana e sociale sudia il comportamento umano nelle aree urbane ad elevata densità di popolazione e le relazioni tra ambiente e società urbana.
Ecologia industriale
L’ecologia industriale si occupa della gestione ecosostenibile degli impianti industriali e dei sistemi produttivi.
L’IMPATTO ECOLOGICO DELLE NOSTRE AZIONI
La presenza dell’essere umano sul Pianeta Terra ha intrinseco il concetto di spreco di risorse. Ma questo cosa vuol dire? Vuol dire che ogni persona che abita questo mondo, per vivere, consuma una quantità di risorse naturali che la Terra genera: la cosiddetta Impronta Ecologica.
Per molti anni è stato attuato un modello economico non sostenibile che non ha mai tenuto conto della capacità naturale degli ecosistemi di rigenerare le risorse necessarie all’uomo, né tantomeno delle conseguenze che le attività umane hanno sull’ambiente. Il risultato oggi lo vediamo in molti aspetti, dal cambiamento climatico all’aumento di gas serra, e non solo.
Così facendo, entro il 2030 avremo bisogno di due pianeti per far fronte alla nostra richiesta di risorse. Ma dal momento che ne abbiamo a disposizione solo uno – e non vogliamo di certo vivere tutti nello spazio - è opportuno iniziare ad attuare scelte più consapevoli e buone pratiche per salvaguardare la salute e il benessere di tutti. Per salvare il nostro futuro basterebbero poche e semplici abitudini attuate costantemente, in più ambiti, per approcciare a una vita più green. Quindi, da dove possiamo iniziare? Ecco alcuni semplicissimi e piccoli cambiamenti da inserire nella nostra routine quotidiana:
Corretta alimentazione: ridurre il consumo di carne e scegliere una dieta più equilibrata e cibo più sano e meno processato è un gesto che può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra legate alla produzione.
Rifiuti: è importante rispettare le regole dei propri comuni sulla raccolta differenziata. Inoltre, impariamo a ridurre la plastica, a riciclare materiali che è difficile smaltire e a prendere consapevolezza nel riciclo e nel riuso quando parliamo di spazzatura.
Mobilità: prediligete spostamenti sui mezzi pubblici o ancora meglio a piedi o in bici, sia per gli adulti che per i vostri figli. Questo vi aiuterà non solo a rendere più “verde” l’ambiente che vi circonda, ma anche a risparmiare. Inoltre, un giro in bici con tutta la famiglia è sempre divertente, non trovate?
Case ecosostenibili: abitazioni con un basso impatto ambientale, realizzate con materiali ecologici e alimentate con fonti di energie rinnovabili.
Insegnare l’ecologia ai bambini non è solo compito delle insegnanti ma anche dei genitori. Certo, l’ecologia, la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente sono temi cari al sistema di formazione scolastico, ma è importante che ogni bambino sia educato sin dalla nascita a una visione sostenibile del mondo.
Per far comprendere ai più piccoli l’importante ruolo dell’ecologia e far sì che uno stile di vita sano e sostenibile sia parte della loro cultura, è consigliabile iniziare con un primo approccio ludico. Sicuramente è importantissimo cimentarsi nella lettura di libri per bambini dedicati al mondo dell’ecologia, ma la vera chiave dell’apprendimento è spesso nel gioco e nel divertimento. Al parco ci dedicheremo a laboratori didattici
Ecco le nostre proposte:
Sostenibilità accanto a noi: un laboratorio interdisciplinare per prendersi cura dell’ambiente e aiutare i bambini a comprendere meglio il patrimonio naturale che li circonda. In che modo si può fare? Catalogando e fotografando o meglio disegnando , per esempio, mappando e riconoscendo le piante, gli arbusti e i fiori che abitano il parco Anna Serena Zambon e poi gli spazi vicino casa o vicino alla scuola o semplicemente nel giardino pubblico del vostro paese. (in foto un ironico Charles Darwin).