Più indugio a leggere e rileggere i capitoli della Legge Finanziaria 2023 e più ricavo la sconfortante percezione che Giorgia Meloni, nonostante i buoni propositi dichiarati, abbia raccolti in quelle pagine anche i capricci dei suoi compagnucci.
Non posso che definirli capricci perché solo un infantilismo politico, immaturo ed irresponsabile, può fare scelte senza considerare, ed ancor meno preoccuparsi degli effetti che potranno avere anche sul quotidiano dei cittadini.
Ad esempio. Era noto oramai da anni che il Reddito di Cittadinanza, idea pur apprezzabile sotto il profilo sociale, fosse stato concepito male e realizzato ancora peggio da una masnada di pseudo politici, impreparati, incapaci ed incompetenti, però con il voto favorevole di Matteo Salvini e della Lega.
Era legittimo attendersi, perciò, che coloro che si erano proposti agli elettori per governare il Paese impegnandosi a cancellare il RdC avessero già pronta nel cassetto una proposta alternativa da realizzare non appena al governo.
Invece no ! Appena varcata la soglia di Palazzo Chigi da irresponsabili si sono voluti togliere subito quel capriccio cancellando il RdC senza però proporre altra soluzione, fregandosene così di creare paure e tensioni nei 3 milioni e mezzo di cittadini che oggi, a torto od a ragione, fanno assegnamento su quel sussidio.
È un po’ come se per eseguire interventi urgenti sulla rete elettrica i tecnici ENEL staccassero la corrente per giorni ad un intero quartiere senza aver prima predisposti i gruppi elettrogeni indispensabili per garantire la continuità del servizio.
Mi si obietterà che questo non può accadere perché i tecnici ENEL sono persone preparate, capaci, professionali e responsabili. Ecco appunto, proprio le qualità che mancano ai membri del Governo Meloni.
Altro capriccio ospitato dalla Legge Finanziarie 2023 è, senza dubbio, la soglia fissata a 60 euro per i POS.
Una scelta che, insieme al salto a 5000 euro nell’utilizzo del contante ed alla estensione del fatturato a 85.000 euro per fruire della flat tax, rivela il chiaro disegno politico di favorire l’evasione fiscale, in aperto contrasto con gli impegni che l’Italia ha nei confronti della UE.
Ma torniamo alla soglia per i POS.
Mi domando se i capricciosi compagnucci della Meloni si siano resi conto che solo nel primo semestre 2022 il circuito Bancomat abbia registrato oltre un miliardo di transazioni, di cui oltre il 50% eseguite in modalità contactless.
E mi domando anche se la Meloni ed i suoi compagnucci si siano interrogati su quante di quel miliardo e più di transazioni siano state di importo inferiori a 60 euro, se non addirittura ai 25 euro e per le quali non è richiesto neppure il PIN.
Di sicuro non lo hanno fatto infischiandosene del disagio che potranno vivere i milioni di cittadini ormai abituati a sentirsi liberi, in ogni momento ed in ogni dove, di fare acquisti con il loro bancomat e le loro carte di credito temendo, domani, di ricevere l’imbarazzante rifiuto per una transazione POS da qualsiasi esercente.
Ma di certo non avranno neppure considerato il decremento del volume di affari che potranno subire invece gli stessi esercizi commerciali come conseguenza anche del disagio provocato al consumatore.
Per concludere ho una curiosità: ma gli esercenti dovranno esporre sulla porta d’ingresso insieme al cartello “Vietato l’ingresso ai cani” anche un cartello “POS riservato ai facoltosi” ?