Mercoledì, come era prevedibile, sono stati oltre 106mila i nuovi casi di contagio da coronavirus registrati in Gran Bretagna in un solo giorno, con un incremento settimanale del 58,9%, oggi sono stati 119.789. E iniziano ad aumentare anche le ospedalizzazioni, giovedì 1.004 con un incremento settimanale del +4,4%, mentre il numero dei decessi (oggi 147) è inferiore del -2,4% in relazione a sette giorni fa.

Secondo le ultime stime dell'Office for National Statistics, 1.370.700 persone nel Regno Unito sarebbero risultate positive al coronavirus nella settimana tra il 10 e il 16 dicembre. Si tratta del livello più alto di contagi registrato dall'ONS. La cifra corrisponde a circa il 2,1% della popolazione, ovvero una persona su 45.

L'ONS afferma che le tendenze per le infezioni stimate sono aumentate sia in Inghilterra che in Scozia, mentre rimaneva da valutare con esattezza l'andamento in Galles e Irlanda del Nord.

Nonostante ciò, il professor Francois Balloux, esperto di malattie infettive dell'University College di Londra, ha dichiarato che l'attuale andamento della pandemia nel Regno Unito non giustificherebbe l'imposizione di ulteriori restrizioni, ritenendo sufficiente che le persone limitassero i contatti sociali.

Questo, sempre secondo Balloux, perché il Regno Unito si trova in una situazione migliore rispetto alle precedenti ondate di contagio a seguito dell'aumento del numero di immunizzati dovuto in parte alla vaccinazione e in parte alle precedenti infezioni. I ricoveri aumenteranno, ma non necessariamente ai livelli visti in passato.