Dopo l'ennesimo passaggio in Commissione Bilancio, la prima manovra finanziaria del Governo Meloni dovrebbe riapprodare venerdì alla Camera per il voto di fiducia, ed ottenere così il via libera definitivo nella giornata di sabato.
Come noto a tutti, più che una legge di Bilancio orientata allo sviluppo, quella che disperatamente il governo Meloni tenta di varare per evitare l'esercizio provvisorio è orientata ai tagli come testimonia la scomparsa di due degli emendamenti sulla sanità annunciati dal Governo nei giorni scorsi e poi neppure presentati alla Commissione Bilancio.
Uno, addirittura annunciato da Fratelli d'Italia, prevedeva l'anticipazione al 1° gennaio 2023 dell'incremento di 200 milioni dell'indennità di pronto soccorso già riconosciuta al personale della dirigenza medica e al personale del comparto sanità, dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale operante nei servizi di pronto soccorso.
L'altro prevedeva l'istituzione nello stato di previsione del Ministero della salute di un fondo denominato “Fondo per l'implementazione del Piano Oncologico nazionale 2022-2027 - PON”, con una dotazione pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, destinato al potenziamento delle strategie e delle azioni per la prevenzione, la diagnosi, la cura e l'assistenza al malato oncologico.
Invece, come risulta dal testo finale della manovra approvato dalla Commissione entrambi i provvedimenti non sono presenti, evidentemente perché non hanno trovato la copertura finanziaria necessaria.