Un anno di reclusione per l’ex direttore generale dello Ior Paolo Cipriani e dieci mesi per il suo ex vice Massimo Tulli. Queste le pene sollecitate dai pm Stefano Rocco Fava e Stefano Pesci. L’accusa nei confronti degli indagati è quella di violazione delle norme antiriciclaggio. Nello specifico una serie di omissioni legate ad operazioni ritenute sospette. Omissioni punite dalle disposizioni vigenti.

I PM hanno esordito : «Storicamente lo Ior si è sempre relazionato con le banche italiane senza spiegare alle stesse che cosa realmente accadesse lì, senza fornire mai alcuna informazione. E’ visto come un luogo dove nascondere denaro di provenienza illecita. E ad oggi non avendo adempiuto a una serie obblighi normativi, lo Ior non può avere rapporti con le banche italiane».

In pratica lo IOR effettuava trasferimenti fuori dall' Italia di denaro non suo ma di suoi "eccellenti" depositanti per eludere le norme antiriciclaggio e quelle fiscali ! Ovviamente in cambio di commissioni altrettanto "eccellenti" !

I teoria i suoi depositanti avrebbero dovuto essere solo enti religiosi, ma per convenienze intuibili, diversi "favori" si facevano anche a personaggi "laici" di peso polito-finanziario.

Ma non solo, tra i protagonisti di queste elusioni di norme, c'erano (e ci sono ancora) anche diversi Enti Religiosi, quelli che sollecitano e raccolgono denaro con la scusa delle "opere di bene" !!