A cura di Maurizio Pezzati✍️
Basta fare un giro in un centro commerciale o aprire un’app di e-commerce per rendersene conto: l’Italia è in saldo perpetuo. Tra promozioni, Black Friday anticipati, weekend scontati e outlet permanenti, la sensazione è che gli italiani non comprino più nulla a prezzo pieno. Ma perché questa ossessione collettiva per lo sconto?
Una questione culturale
Gli italiani sono cresciuti in una cultura del "fare l’affare". È una mentalità radicata nella tradizione popolare, nella storia del mercato rionale, nelle fiere di paese. Contrattare è quasi uno sport nazionale. Lo sconto non è solo un risparmio: è un premio, un riconoscimento della propria astuzia.
Il piacere del risparmio
Le neuroscienze spiegano che ottenere un buon prezzo attiva le stesse aree cerebrali che si attivano con il piacere e la gratificazione. È una piccola scarica di dopamina. E così, lo shopping scontato diventa non solo un atto economico, ma emotivo.
L’illusione dell’occasione
Molti sconti sono fittizi o gonfiati. Prezzi alzati prima per poi essere ribassati in apparenza. Ma il cliente medio non sempre verifica: si fida dello sconto, della grafica rossa con il “-70%” e della sensazione di urgenza (“solo per oggi”, “ultimi pezzi”).
Marketing e psicologia
Il marketing gioca su leve ben precise: la scarsità (pochi pezzi), l’urgenza (tempo limitato), la riprova sociale ("altri stanno comprando"), la gratificazione immediata. Tutti meccanismi che sfruttano la psicologia umana per portare all’acquisto impulsivo.
Il Black Friday permanente
Quella che una volta era una data unica, ora è un fenomeno mensile. Le aziende lo hanno compreso: il Black Friday funziona. Così nascono il "Summer Black Friday", il "Mid Season Sale", il "Cyber Monday" prolungato, il "Winter Flash" e via dicendo. Tutto pur di vendere.
Lo shopping come valvola di sfogo
In tempi di incertezza economica, fare shopping scontato diventa un modo per sentirsi potenti, padroni di una scelta. È un atto di controllo, un modo per appagarsi senza colpe. Il consumo sostituisce l’autorealizzazione.
I rischi nascosti
Dietro la corsa allo sconto c’è anche il pericolo dell’indebitamento. Acquisti non pianificati, rateizzazioni continue, spese compulsive. Secondo alcune stime, il 25% degli italiani ammette di aver comprato qualcosa in saldo che non avrebbe mai preso a prezzo pieno e che, col senno di poi, non era neppure necessario.
Outlet, gruppi Telegram e coupon
La nuova frontiera del risparmio passa per i gruppi Telegram dove si segnalano offerte lampo, i siti di couponing, le app che notificano i cali di prezzo. Si forma una community di "scontisti" che condivide dritte, link e codici promozionali. Il risparmio diventa una sfida sociale.
È davvero tutto risparmio?
Spesso, il vero risparmio è non comprare affatto. Ma la narrazione dello sconto crea l’illusione che si stia facendo un affare. E l’affare, in Italia, è sacro.
L’ossessione italiana per gli sconti è un fenomeno complesso che intreccia cultura, psicologia, marketing e necessità economica. Ma ciò che resta evidente è che, in un Paese dove il potere d’acquisto è in calo, l’illusione del risparmio è diventata una nuova forma di consolazione.