"Le posizioni della parte superiore dell'ala anteriore sono state verificate secondo quanto prevede l'Articolo 3-6.3 del Regolamento Tecnico della Formula 1. L'esigenza della distanza minima è stata rispettata. Ma quella della distanza massimale di 85mm, dove il sistema DRS è testato secondo la direttiva tecnica TD/011-19, non è stato rispettato. Porto a conoscenza dei commissari questo dossier perché venga esaminato".

Nonostante Lewis Hamilton abbia conquistato la pole position per la gara di qualificazione "sprint" del Gran Premio di San Paolo davanti alla Red Bull del rivale Max Verstappen, la spada di Damocle rappresentata dalla dichiarazione dei giudici - sopra riportata - potrebbe far sì che nella minigara di sabato il pilota inglese parta dal fondo della griglia, riducendo ulteriormente le chance per la vittoria nel gran premio, dove comunque dovrà scontare una penalità di cinque posizioni per la sostituzione di parti della sua power unit.

Hamilton nelle qualifiche ha distaccato Verstappen di ben 4 decimi. Terzo tempo per Bottas e quarto per l'altro pilota Red Bull, Perez. Quinto tempo per l'Alpha Tauri di Gasly, ormai non più una sorpresa, che si è piazzato davanti alle due Ferrari di Sainz e Leclerc e alle due McLaren di Norris e Ricciardo. A seguire le due Alpine di Alonso e Ocon. 

La gara sprint, che oltre alla pole assegnerà al vincitore anche 3 punti, prenderà il via alle 20.30 (ora italiana) di sabato.

Aggiornamento.

Ad avere guai con i giudici non c'è solo Hamilton. Infatti, le riprese video pubblicate da un fan sui social media hanno mostrato che Verstappen, una volta concluse le qualifiche e parcheggiata la vettura, stesse intervenendo con le mani sull'ala posteriore della Mercedes di Hamilton.

L'articolo 2.5.1 del codice sportivo stabilisce che nessuna operazione - di controllo, messa a punto o riparazione - è consentita in quella zona una volta che le vetture si sono fermate dopo le qualifiche, se non autorizzata dagli steward... cosa che però non è avvenuta.

Pertanto, anche Verstappen adesso rischia di essere penalizzato.