Violenza sulle donne, migranti, ius soli, meridione... i temi trattati all'inaugurazione delle Giornate del Lavoro
Sono iniziate a Lecce le Giornate del Lavoro, la tre giorni di dibattiti, eventi e spettacoli culturali organizzata dalla Cgil e giunta quest'anno alla quarta edizione.
Questi alcuni dei passaggi dell'intervento di apertura tenuto dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che ha voluto comincioare, prima di tutto, con un appello contro la violenza sulle donne.
«Dopo l’estate abbiamo assistito a un crescendo di eventi drammatici, violenze e femminicidi. Abbiamo sentito un linguaggio e commenti che ci hanno fatto inorridire: è stato come violentare le vittime più e più volte. E allora, in questi tre giorni, insieme al tema dei diritti e del lavoro, vogliamo ricordare a tutti che le parole sono importanti per la solidarietà e per il rispetto reciproco.»
A quello sulle donne è seguito poi il richiamo su un altro tema di grande attualità, quello relativo ai migranti.
«Come nel caso della violenza sulle donne, anche sui migranti abbiamo assistito a un dibattito allucinante. Siamo passati dall’essere il paese più accogliente a quello che ha paura di riconoscere la cittadinanza [in riferimento alla bocciatura della legge sullo Ius soli, ndr].
È una situazione figlia della frantumazione e degli egoisimi. Da parte nostra proviamo allora a ragionare su cos’è la rappresentanza, iniziando dal chiedere che nella prossima legge di Bilancio non ci siano soltanto i soliti bonus, ma concreti investimenti pubblici per creare lavoro. Il primo punto deve essere la ricerca per dare prospettive ai giovani del Sud.»
Con il Sud come argomento, e non poteva essere altrimenti visto che l'evento si svolge a Lecce, hanno poi proseguito gli altri interventi che hanno caratterizzato l'evento d'inaugurazione.
Così Valentina Fragassi, segretario generale della Cgil leccese: «Viviamo in un paese piegato in due, e intanto nel Mezzogiorno non s’investe più e non si creano posti di lavoro. Ripartiamo da Lecce per segnare una strada da seguire in sinergia soprattutto con le istituzioni.»
Le ha replicato il governatore della Puglia, Michele Emiliano, in quetsi itermini: «Con la Cgil abbiamo ottenuto risultati importanti sul caporalato e contro la mafia; non possiamo limitarci a discorsi di circostanza, dobbiamo prendere impegni per rispettare la rappresentanza del mondo del lavoro.
Il patto per il Sud non è totalmente coperto, finora è arrivato solo un terzo delle risorse. La Regione sta anticipando, ma è necessario trovare i soldi per i cantieri. Se invece i soldi non ci sono, lo si dica subito. Su questo fronte la Cgil può svolgere un ruolo rilevante.»
Dello stesso tenore l'intervento del sindaco di Lecce Carlo Salvemini che, righuardo al problema del lavoro dei giovani, ha portato l’esempio di una ricercatrice del Cnr leccese che ha vinto un bando da un milione di euro, ma lavora come precaria perché il suo direttore non può assumerla!