Pensavo di leggere "pensione a 66 anni" e magari un anno da dedicare alle giovani leve, invece leggo di prorogare la pensione per i medici, anche se su base volontaria, fino a 72 anni.

Mi chiedo chi potrebbe avvalersi di un simile provvedimento... oltre a scaldasedie... burocrati, primari, baroni ospedalieri, ecc.

La manovalanza della sanità, quelli che fanno le guardie a Natale, a Capodanno, a Pasqua, quelli che fanno i turni di notte... non credo che possano continuare a praticare tali attività fino ad oltre 70 anni. Che dire, sono completamente basito.

Questo accade quando si pongono i baroni a capo della Sanità. La sanità va gestita dal manovale, dal medico del territorio o del pronto soccorso. Ma è tanto complesso pensare che bisogna dare spazio vero ai giovani, che questi devono sostituire i vecchi e pagare loro la pensione? 

Siamo in una situazione semplicemente vergognosa. Dopo 41 anni di professione mi sento stanco, inizio ad avere problemi di artrosi, mi sveglio tardi al mattino e ho qualche momento di "non ricordo" dovuto all'età che tengo per me.

Per questo, leggere di mandare in pensione i medici a 72 anni è mi fa dire che sia una decisione da imbecilli, anche in lconsiderazione che il loro lavoro ha dirette conseguenze sulla salute e sulla vita degli assistiti.

Nonostante ciò...

La Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato ieri due emendamenti di Fratelli d'Italia alla manovra in tema di pensionamento per i medici e sulla remunerazione delle farmacie.Il primo, al fine di "evitare il determinarsi di ulteriori carenze nelle dotazioni organiche, favorire l'esplicarsi a medio termine delle politiche di potenziamento della formazione universitaria con l'incremento dei laureati in medicina e chirurgia con le relative specializzazioni, nonché sostenere adeguatamente le azioni di contrasto all'emergenza pandemica", sancisce che a decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2026, il limite di età per il collocamento di ufficio a riposo è elevato su base volontaria alla data di compimento del settantaduesimo anno di età per il personale medico, dipendente o convenzionato, del Servizio sanitario nazionale. Tale facoltà è estesa anche al personale medico in servizio presso strutture private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, e ai docenti universitari di medicina e chirurgia.L'emendamento stabilisce poi che l'istanza di prosecuzione di rapporto di lavoro sia presentata al datore di lavoro, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della legge da chi abbia, alla stessa data, compiuto il sessantanovesimo anno di età ed entro novanta giorni dalla data di compimento del sessantanovesimo anno di età qualora questa sia antecedente al 31 dicembre 2025.Il datore di lavoro accoglie o rigetta con motivazione l'istanza entro trenta giorni dalla data di presentazione. La mancata adozione di un provvedimento espresso equivale ad accoglimento. "La prosecuzione del rapporto di lavoro deliberata o formatasi per silenzio assenso cessa automaticamente senza necessità di ulteriori atti o comunicazioni alla data di compimento del settantaduesimo anno di età e comunque, per chi maturerà successivamente i requisiti di cui alla presente legge, alla data del 31 dicembre 2026".È sempre ammesso il solo recesso del medico con un preavviso di almeno quattro mesi, "in difetto del quale si applicano le disposizioni dei Contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria o analoga regolamentazione previste per il caso di mancato rispetto dei termini di preavviso". Al personale medico è corrisposto il trattamento economico "pari al trattamento pensionistico maturato al settantesimo anno di età. Alla data del 1° gennaio 2027 il limite di età per il collocamento di ufficio a riposo ritorna inderogabilmente al settantesimo anno di età e chiunque abbia superato tale limite è collocato a riposo a partire da tale data".Gli oneri previsti sono di 10 milioni a decorrere dal 2023.