A lanciare l'allarme è stato il sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Cesare Sirignano, nel corso del suo intervento a un dibattito organizzato nell'ambito del premio Ischia di giornalismo.


"La criminalità organizzata straniera sta progressivamente radicandosi in molte regioni italiane gestendo sia traffici illegali in concorrenza con le mafie autoctone, sia attività criminali in via quasi esclusiva, come la tratta di esseri umani".

Le mafie straniere più pericolose sul versante del traffico di esseri umani sono quella nigeriana, quella rumena e quella albanese.
Sirignano ha sottolineato che "il contrabbando è in grande ripresa sebbene con modalità diverse" e che "un contrasto efficace delle mafie richiede una strategia in grado di assicurare una azione repressiva e di prevenzione in tutte le regioni ed all'estero".

"È necessario - ha evidenziato il magistrato della DNA - uno sforzo comune volto a favorire e coltivare il coordinamento interno e la cooperazione internazionale".