Domenica 26 gennaio sarà celebrata nella Chiesa Cattolica la solennità della Parola di Dio, istituita da Papa Francesco con la lettera apostolica Aperuit illis. La ricorrenza vuole mettere al centro della comunità cristiana l’ascolto della Parola di Dio, un'occasione per conoscerla e  per divulgarla.
San Girolamo nel famoso dipinto di Caravaggio. 

Pubblicato lunedì 30 settembre, nella memoria liturgica di San Girolamo celebre traduttore della Bibbia in latino, il documento vuole mettere in risalto la vitale relazione esistente tra il Risorto, la comunità dei credenti e la Sacra Scrittura, cosi importante per la nostra identità cristiana. In passato il Concilio Vaticano II aveva dato un grande impulso alla riscoperta della Parola di Dio con la Costituzione dogmatica Dei Verbum.  Successivamente Benedetto XVI costituirà l'insegnamento della Parola di Dio come un momento imprescindibile per le comunità dei cristiani, approfondendo il carattere formativo nell'azione liturgica attraverso la pubblicazione dell’Esortazione Apostolica Verbum Domini.

Aperuit illis, che vuol dire Aprì loro  (....la mente per comprendere le Scritture Lc 24,45) rende questo cammino esteriore e simbolico. Papa Francesco stabilisce che la III° Domenica del Tempo Ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio. Una solennità collocata fra la Giornata del Dialogo Interreligioso tra Cristiani ed Ebrei e la Settimana ecumenica  per l’Unità dei Cristiani. Una ricorrenza quindi del sapore ecumenico come per dire: "intorno alla parola di Dio l'unità è autentica e solida".

Nel motu proprio il Pontefice chiede l'intronizzazione del testo sacro, così da rendere evidente all'assemblea il valore normativo che la Parola di Dio possiede. Ai Sacerdoti viene chiesto di adattare l’omelia per mettere in risalto il servizio che si rende alla Parola del Signore, cosi come di lavorare in percorsi di formazione per gli annunciatori della parola, come avviene per gli accoliti o i ministri straordinari della Comunione.

La lettura nella liturgia.

Ai parroci viene chiesto di trovare forme per consegnare  la Bibbia, o di un suo libro, a tutta l’assemblea in modo da far emergere l’importanza di continuare nella vita quotidiana la lettura. Infine ai Vescovi viene suggerito di celebrare in questa Domenica il rito del Lettorato o affidare un ministero simile, per richiamare l’importanza della proclamazione della Parola di Dio nella liturgia.

Ascoltare, conoscere e proclamare, è un invito che coinvolge tutta la Chiesa e nei sui vari momenti: dalla liturgia, alla preghiera, alla riflessione personali. La Sacra Scrittura ed i Sacramenti tra di loro sono inseparabili, per questo Papa Francesco ha ritenuto opportuno di dedicare una solennità, per sollecitare ancora di più l'apertura delle nostre menti all'intelligenza delle Sacre Scritture. Come diceva San Girolamo: L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo.