È ormai svanita l’ipotesi secondo cui le ossa ritrovate il 30 ottobre 2018 possano appartenere a una delle due giovani, Orlandi e Gregori.


Il 30 ottobre scorso, nella sede della Nunziatura Apostolica a Roma sono stati rinvenuti i resti di uno scheletro. Le analisi condotte dalla Polizia Scientifica confermano l’appartenenza di quelle ossa a una persona di sesso maschile dell’età imperiale, quindi tra il 90 e il 230 d.C.

Inizialmente si ipotizzava che quei resti potessero appartenere alle due ragazze scomparse nel 1983, Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. In base alle nuove informazioni è possibile che la Magistratura decida di archiviare ciò che rimane dell’indagine sul ritrovamento.

Dove sono le due giovani scomparse? Emanuela Orlandi, 15 anni, residente nello Stato Vaticano, sparì da Roma il 22 giugno 1983 mentre Mirella Gregori, 15 anni, anche lei scomparve da Roma, ma un mese prima, il 7 maggio 1983.

Il 13 settembre dello stesso anno, nel bosco di San Martino, in provincia di Latina, fu rinvenuto il corpo di una giovane donna. A trovare il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, fu un cercatore di funghi. Era sotterrato e ricoperto da uno spesso strato di foglie secche. Ad oggi, quei resti non sono stati ancora identificati.

Quelle spoglie potrebbero appartenere a Emanuela o a Mirella? Le caratteristiche fisiche del corpo ignoto sono simili a quelle delle due ragazze sparite da Roma. Una nuova pista su cui indagare? È evidente che la vicenda non si è ancora conclusa.