La natura riprende il suo posto, whatever it takes
In questo tempo nullo del coronavirus senza Dio e senza chiese, dove abitiamo sui divani e oziamo insieme ai nostri animali domestici, sperimentiamo la spazio del distanziamento sociale. Termine raccapricciante che misura oltre 100 cm. e allarga ancora di più l'isolamento tra individui iniziato sui social e approfondisce il divario sociale.
Il COVID-19 ci ha costretto a fermarci, a entrare in connessione con se stessi e in questa connessione ritrovare l'altro. Una pausa in cui leggere, fare yoga, sognare nuove visioni, progettare città più sostenibili.
Il virus è calato su un mondo sporco e inquinato. Pretende igiene, sanificazione costante, purtroppo vite umane. Lentamente, l'aria diventa più respirabile, le acque di mare e fiumi più chiare.La natura riprende il suo posto, whatever it takes.
Il pianeta A si ribella e manda i suoi segnali: l'urlo straziante di quasi un miliardo di animali bruciati dal fuoco in Australia a fine dicembre ancora turba le nostre coscienze di esseri umani.
L'inquinamento, soprattutto quello atmosferico, potrebbe aver preparato il terreno al Coronavirus e alla sua diffusione: i dati evidenziano una relazione tra i superamenti dei limiti di legge per il Pm10 e il numero di casi infetti da Covid-19.
L'ordoneoliberismo mostra il suo volto peggiore.
Un nemico invisibile ci aspetta fuori dalle nostre case, si insinua nelle nostre menti, ci fa vestire come nelle serie di Netflix.
È lo sconvolgimento più grave dalla seconda guerra mondiale, la prima grande guerra per molti di noi.
Ma una volta che la pandemia sarà sconfitta, abbiamo una grande opportunità di correre verso la transizione ecologica più rapidamente, atturare misure economiche per ridurre i rischi climatici, sviluppare nuovi modelli di sviluppo sostenibile, creare posti di lavoro e costruire la resilienza climatica.
L'energia rinnovabile è più economica di quella fossile quasi dappertutto nel mondo e sempre più competitiva con il gas .A differenza di quanto avvenne all'indomani della crisi finanziaria del 2008, quando le industrie pesanti di combustibili fossili e altamenente inquinanti ricevettero una parte importante del denaro per il salvataggio, oggi le opzioni di investimento verde sono molteplici.
La BCE ha messo sul piatto 750 miliardi di euro di titoli pubblici e privati da acquistare entro la fine dell’anno, mentre la Commissione Ue ha attivato oggi la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità, che consentirà ai Governi di "pompare nel sistema denaro finché serve"., unitamente alla messa a disposizione dei fondi europei. Arriveranno presto anche i coronabond.
Iniziamo a dare pieno corso al green new deal: nei programmi del Governo dovrebbero esserci treni ad alta velocità , veicoli elettrici e infrastruture a fibre ottiche. Tutti progetti che attraggono investimenti e ci porteranno verso economie più efficienti e meno inquinanti.
C'è un mondo da cambiare, la trasformazione è alle porte.
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