Sono molto interessanti le riflessioni che Michela Colaprico, giornalista ed esperta di settore, si pone su quelli che saranno i temi portanti dell'edizione 2023 di Vinitaly.

Sul blog "L'Urlo", la Colaprico parte da un assunto: la volontà, da parte del grande evento veronese, di avvicinarsi al mondo del vino con un senso critico che mai aveva raggiunto questi livelli.

Il consumatore non beve più vino che non racconti la storia di un territorio o di un produttore e il viticoltore non può più permettersi di produrre vini che non abbiano un cuore, un anima che non siano vibranti. 

La Colaprico parla di un vino dotato di 'empatia', perché in un periodo in cui le novità del 'food and beverage' viaggiano a un’incredibile velocità, ciò che fa la differenza è il cuore.

Spazio quindi a grandi e piccoli produttori, spazio alle realtà territoriali, spazio ai vini autoctoni e alla ricerca: a Vinitaly 2023 c’è posto per tutti.