Lo studio condotto su 162 operatori sanitari volontari, iniziativa del CoEHAR (Centro di Eccellenza Internazionale per la Ricerca sulla Riduzione del Danno da Fumo), evidenzia come il fumo di sigaretta influenzi negativamente l'efficacia dei vaccini ad mRNA, anti-Covid19.

LO STUDIO

"Does smoking have an impact on the immunological response to COVID-19 vaccines? Evidence from the VASCO study and need for further studies

Uno studio siero-epidemiologico longitudinale è stato condotto su un campione di operatori sanitari italiani.

Gli operatori sanitari a cui sono state somministrate due dosi del vaccino mRNA BNT162b2 (Pfizer), a 21 giorni di distanza, sono stati invitati a sottoporsi a più test sierologici per identificare gli anticorpi immunoglobuline G (IgG) specifici per SARS-CoV-2 S-RBD. I partecipanti hanno anche risposto a domande sul loro stato di fumatore (cioè fumatori attuali vs non fumatori) in un sondaggio.

Le analisi sierologiche hanno mostrato una differenza nel titolo IgG indotto dal vaccino tra fumatori e non fumatori attuali, 60 giorni dopo il completamento del ciclo vaccinale.

Lo studio ha osservato che i titoli anticorpali indotti dal vaccino diminuiscono più velocemente tra i fumatori rispetto ai non fumatori.

Il Professor Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, dichiara :

"La ricerca scientifica in questo particolare periodo storico sta facendo sforzi enormi per trovare le risposte più efficaci per combattere il Covid-19, ma non possiamo dimenticare che ci sono tantissime altre malattie che portano alla morte e che dobbiamo considerare di risolvere i fattori di rischio modificabili, attraverso la corretta prevenzione o il passaggio a soluzioni meno dannose. Tra questi c’è l’abitudine al fumo. I nostri ricercatori stanno valutando quanto il fumo incida sulla progressione del Covid-19 e sull’impatto che Sars-Cov-2 ha sui soggetti fumatori: è evidente che si tratta di una relazione significativa che non possiamo sottovalutare"

LA MALAINFORMAZIONE

Le notizie travisate, anche se involontariamente, possono causare conseguenze negative su futuri piani di riduzione od abbandono totale del vizio del fumo.

E' il caso de "il Giornale" che a fronte di questo studio ha pensato di stilare la notizia "a proprio modo", travisando quella che è la realtà delle cose, ovvero che la riduzione dell'induzione anticorpale si è verificata in soggetti fumatori. Fumatori di sigarette.

Segue un video che spiega il fatto nel dettaglio :