Da una parte ci sono i fanatici del PD che sui social si scatenano per trovare la battuta migliore per affermare che Virginia Raggi è corrotta e, di conseguenza, il Movimento 5 Stelle non è da meno.

Dall'altra ci sono giornali che riportano delle ricostruzioni a dir loro logiche per dimostrare che una polizza vita da 30.000 euro sia la prova di un sistema di malaffare, senza però spiegare perché uno dovrebbe farsi corrompere e rischiare di perdere la faccia per una somma di denaro che è pari ad una quarta o quinta parte di quanto garantito da un incarico che dura cinque anni.

Ma non bisogna chiedere troppo a certa "stampa" la cui finalità è quella di generare degli "oooh" che siano proporzionali al numero di pagine o click che possa essere il più possibile remunerativo. Di più non è possibile pretendere.

Per contrastare il trend, ha ritenuto necessario intervenire sua ecletticità in persona, il garante del Movimento Beppe Grillo con un post "dalliano" intitolato Cara Virginia ti scrivo.

In questo modo, retroscena e polemiche, anch'esse alimentati dai soliti beninformati, sono state di colpo taciute. Così, pubblicamente, Grillo dichiara alla Raggi: «hai la mia stima.»

Il post segue quello celebrativo e lirico intitolato "Er Sinnaco de roma nun se tocca" che con delle quartine in rima alternata, Ventrone Antonio di fu Mario, in stile Trilussa, esalta la figura di Virginia D'Arco Raggi che da sola combatte non contro gli inglesi, ma contro i palazzinari ed il sistema di potere che finora è vissuto alle spalle della capitale.

La politica è anche questo. E così la Raggi è (ri)passata dalle stalle alle stelle... in attesa del nuovo ennesimo scandalo vero o presunto che sia. E non potrebbe essere altrimenti!