Inno alla vita: non stancatevi mai di amare
"Chi desidera vedere l’arcobaleno, deve imparare ad amare la pioggia", questo dice in un suo libro Paulo Coelho , ed è in questa grigia ed uggiosa giornata, una riflessione assai condivisibile.
Dalla mia finestra guardo il cielo plumbeo, ma mi rigiro e guardo gli azzurri occhi della mia dolce metà.
Comprendo immediatamente a quale grandioso miracolo io stia partecipando: la vita.
Ho 42 anni, ho lottato e lotto ancora ogni giorno come un leone, Ho subito un gravissimo incidente che mi ha permesso di fare un viaggio oltre questa vita terrena per poi esservi nuovamente riprecipitato.
Ho imparato ad alzarmi la mattina, a leccarmi le ferite, a convivere con dolori e cicatrici e sono cosciente che la strada della vita mi condurrà inesorabilmente alla morte, "alla principessa nera" come amo chiamarla.
Ma ho anche imparato a corteggiarla, a sfidarla, questa
"furbetta" e da qualche tempo ho cominciato persino a parlarle.
Le ho detto che consosco il suo astuto inganno, conosco i suoi segreti, suggerendole di non perdere tempo con me.
"Quando tu mi vorrai con te, mi avrai per una sola notte" le ho sussurato.
Oggi il tempo è brutto, ma la vita è immensamente bella, ed è solo con l'amore che riesco a cavalcarla senza il pericolo di essere disarcionato.
Vi esorto a concepire la vita e a vivere a colpi di anima felice.
Vi esorto ad amarvi senza limite, e a lasciarvi amare.
Vi esorto ad abbracciare chi ora vi è accanto, a chi nel silenzio di ogni santo giorno ha deciso di accompagnarvi lungo il vostro cammino.
Non vi chiedo di "credere", ma ve lo consiglio.
Poiché come diceva Voltaire "Non riesco a immaginare come l’orologio dell’universo possa esistere senza un orologiaio."
Rimango incantato nel vedere il vento muovere le foglie ed accarezzare l'erba.
Resto in silenzio dinnanzi alla magnificenza di un tramonto e al nascere del sole tra i monti e sul mare.
Osservo la bellezza di una donna gravida che in sé porta la vita e mi commuovo nel vedere il limite umano a cui sempre tendo la mia mano.
Siamo "vuoti a perdere", ricordiamocelo sempre, e vedrete che al grigio di un cielo autunnale, si sostituirà la luce che emana l'amore di chi e cosa vi circonda.
Vivete come luminose stelle, e fate si che al vostro passaggio terreno, il vostro bagliore illumini il creato, impedendovi di essere dimenticati, e riuscendo ad esaudire i desideri di chi ha occhi solo per voi.