Per il Comune di Perugia una democrazia zoppa? No grazie!
In un mio precedente articolo denunciavo come l’opposizione (secondo la propria posizione politica; non importa se di destra o di sinistra), nel contesto dell’amministrazione della regione Umbria, non esista di fatto più e la paragonavo ad una “implosione” sotto il proprio peso dell’inefficienza politica.
Sfortunatamente da qualche tempo la stessa situazione si è creata anche nella politica del Comune di Perugia.
Cosa è successo alle opposizioni che dovrebbero rappresentare i cittadini che li hanno votati? Appare come se avessero perso energia e non credessero più nel ruolo che hanno l’obbligo di avere per l’andamento di una corretta democrazia.
La maggioranza? Non serve, in definitiva, puntare solamente il dito per accusarla di egemonizzare gli interventi sulla città perché, a pensarci bene, non fa null’altro che il suo lavoro. Come si suol dire “tira l’acqua politica al suo mulino ”!
Che l’acqua sia torbida o limpida, per chi la tira, non fa nessuna differenza.
La differenza, tra torbida o limpida, la dovrebbe vedere e prenderci i dovuti provvedimenti, chi non fa parte della maggioranza ma a cui i cittadini hanno dato il loro voto aspettandosi che facciano il proprio lavoro in modo che la democrazia non risulti “zoppa” da una gamba importantissima: l’opposizione!
Qui, a Perugia, il grande problema nella gestione degli affari pubblici del comune sono proprio loro perché di quel assolutamente necessario lavoro che dovrebbero svolgere, non se ne vede l’ombra!
Praticamente le opposizioni sono completamente “uccel di bosco”, limitandosi solamente a intervenire, durante le sedute del Consiglio, con lamentele che danno l’impressione che recitino una parte in commedia perché obbligati dalle circostanze; una parte che, in fondo, neanche loro riescono a crederci davvero!
In ogni caso ci sarebbe da "resettare", in modo serio, gli atteggiamenti dei vari politici responsabili dell’opposizione per due validissimi motivi; impegnarsi a condurre meglio gli affari dei cittadini che hanno avuto fiducia in loro e il rendersi conto della grande responsabilità che hanno nel dimostrare con la loro condotta che, quando arriverà il momento delle prossime votazioni amministrative, la loro linea ideologica possa essere ancora sentita e votata per non fare in modo che la democrazia del nostro Comune diventi, come si diceva prima, inesorabilmente “zoppa”!
Giampiero Tamburi (Perugia: Social City)