Nonostante il clima di attrito che vede protagonisti da un lato una Lega Salvini che piazza bandiera su suolo istituzionale europeo, e dall'altro, buona parte della opinione pubblica che conserva la volontà di porre sentenza, anche dal basso, su di una delle maggiori tematiche, tenute al caldo da aspri e frequenti dibattiti in merito a quella che fino ad oggi è stata considerata emergenza migranti, diverse comunità sembrano rispondere al fenomeno con spirito d'accoglienza, e tempestivamente, si fanno carico, di progetti per la restituzione ed il mantenimento di valori solidali che sembrano quotidianamente traboccare, con il rischio di rompersi in tante minuscole parti, così da rendere vana la propria sagoma, così, la propria natura.

Il sud-Italia, probabilmente uno dei principali corridoi che vedono il passaggio e lo stazionamento di persone provenienti dai paesi che affacciano sul mediterraneo, si prodiga, attraverso le sue municipalità a fornire aiuto ed accoglienza, ponendo a salvaguardia quelli che potrebbero essere identificati come valori e parametri per potersi configurare soggetti portatori e promotori del senso della dignità; la comunità di Sant'Egidio, caldeggiando sin dalla sua nascita, un progetto per la costruzione di un ambiente umano, con fondamenta laiche a promozione dell'accoglienza, adoperando gli originari valori della cristianità, offre il suo contributo quotidianamente, con operatori volontari che non smettono di credere che la solidarietà possa diventare uno degli antidoti della indifferenza.

In particolare, in questi giorni, la Comunità di Sant'Egidio con sedi ad Aversa, una delle realtà urbane e culturali della provincia di Caserta, in Campania, ha provveduto alla realizzazione di un progetto presso la sede di via Sant'Audeno, che ha avuto l'obbiettivo di far osservare e far toccare con mano l’opera di uno spazio dedicato alla igiene personale. Quello che in ambito della comunità locale viene identificato come centro docce, darà la possibilità a quelle categorie di persone che per svariate ragioni si trovano distanti dalla possibilità di garantirsi un regime di sopravvivenza dignitoso, di sentirsi accolte in un luogo dove sarà possibile prestare attenzione alla propria igiene personale, offrendo la possibilità di lavarsi, grazie all'allestimento di ben tre locali doccia, l'opportunità di relazionarsi, e la possibilità di consumare un pasto, saranno ulteriori garanzie di una iniziativa modellata dalla forza di volontà e dallo spirito di solidarietà, miranti alla costruzione di un tangibile senso di pace.

Svariati gli interventi della sua inaugurazione a Sant’Audeno, sabato primo Giugno, non soltanto in forza della nuova iniziativa,ma per ricordare, inoltre, forme e sfaccettature delle diverse altre opere in cantiere, dalla scuola della pace all’assistenza alla povertà, dalla creazione di nuove realtà creative dedicate ai portatori di handicap, all’attenzione per gli affetti da tossicodipendenza. Rilevante, inoltre, l’attività di supporto elargita dai frequentanti del Secondo corso di mediatore per l’intercultura e la coesione sociale, nato dall’armonia istituzionale della Università Federico II, e dalla stessa comunità di Sant’Egidio, che parallelamente, in risposta alle esigenze del fenomeno umanitario, si avviano in direzione di una esperienza che vuole essere formativa nella capacità di saper creare coesione ed intercultura.

Insomma, lo stendardo della comunità, sventola con l’obiettivo di dare voce a coloro ai quali la voce sembra diffondersi soltanto con eco lontane, tentando di promuovere quel regime di pace fraterna che nella storia delle civiltà che hanno fatto gli Stati, sembrava sempre più identificarsi come utopia ideologica.

Agli interessati, si consiglia di visitare la pagina di Facebook Sant'Egidio Aversa.

Si rilasciano inoltre i seguenti contatti:
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