Esteri

Anche l'ultima linea che collegava la centrale di Zaporizhzhia alla rete elettrica è saltata

Secondo quanto riferisce Energoatom,  l'azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel paese, i bombardamenti russi hanno finito per disconnettere per la prima volta nella storia la centrale nucleare di Zaporizhzhia dalla rete elettrica.

Delle quattro linee che collegavano la centrale alla rete elettrica, tre erano state danneggiate in precedenza, e adesso anche l'ultima non è più utilizzabile.

Gli ucraini accusano la Russia di bombardare le loro postazioni facendosi scudo della centrale nucleare di Zaporizhzhia che sorge nella città di Enerhodar, occupata dai russi nelle prime fasi dell'invasione. Il  sindaco di Enerhodar, Dmytro Orlov, ha dichiarato che già adesso nella città non vi è acqua corrente e non sa dire quando e se la situazione potrà o meno ritornare alla normalità. 

La centrale di Zaporizhzhia genera all'incirca la metà dell'elettricità prodotta in Ucraina dal nucleare e oltre un quinto dell'elettricità totale utilizzata nel Paese.


Si è aggravato il bilancio delle vittime dell’attacco russo di ieri contro la stazione ferroviaria di Chaplyne nella regione ucraina di Dnipropetrovsk. Adesso, secondo Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, il bilancio delle vittime vede salire a 25 il numero dei morti, che include anche 2 bambini, mentre è di 31 il numero delle persone ferite.

Secondo Yuriy Ihnat, portavoce del comando delle forze aeree delle forze armate ucraine, sono stati in totale 200 i sorvoli di caccia russi su tutto il territorio, durante il 24 agosto nel giorno dell'Indipendenza, anche se molti sono stati solo simulazioni di attacchi, mentre invece otto missili da crociera Kh-22 hanno colpito degli obiettivi.


Intanto, nell'oblast di Kherson, le forze ucraine hanno colpito di nuovo il ponte Antonivsky, una delle principali arterie di collegamento tra le due sponde del Dnipro, che unisce nord e sud della città e dell'oblast . L'esercito ucraino ha anche colpito due postazioni di comando e controllo di unità dell'artiglieria russa vicino a Kakhovka e Beryslav, sempre nell'oblast di Kherson, distruggendo obici semoventi, veicoli e un deposito di munizioni a Nova Kakhovka. 


Lo stato maggiore della Difesa ucraina ha comunicato i nuovi numeri delle perdite subite dai russi dall'inizio dell'invasione: 45.850 soldati, 1.929 carri armati, 4.245 veicoli corazzati da combattimento, 1.037 sistemi di artiglieria, 272 sistemi di lancio multiplo di razzi, 148 sistemi di difesa aerea, 202 elicotteri, 234 aeroplani, 828 droni e 15 imbarcazioni.


E che, al di là della propaganda, il numero dei militari russi vittime (morti e feriti) dell'invasione sia elevatissimo lo conferma il decreto firmato oggi da Vladimir Putin, in base al quale l'esercito russo verrà incrementata nei prossimi mesi di 137.000 unità, portandolo ad oltre 2 milioni. Attualmente la Russia ha poco più di un milione di militari e circa 900.000 riservisti.

Autore Alberto Valli
Categoria Esteri
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