27 agosto. In merito alle indagini del procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Francesco Minisci, chiama in causa il ministro della Giustizia Bonafede per ricordargli che, in base alle prerogative costituzionali, non è il ministro dell'Interno che verifica i reati.

7 settembre. Comunicato dell'ANM: "Le dichiarazioni di oggi del Ministro dell'Interno, intervenute dopo la notifica degli atti da parte della Procura di Palermo in merito alla vicenda della nave Diciotti, rappresentano un chiaro stravolgimento dei principi costituzionali, che assegnano alla magistratura il compito e il dovere di svolgere indagini ed accertamenti nei confronti di tutti, anche nei confronti di chi è titolare di cariche elettive o istituzionali.
È completamente errato, al di là di ogni valutazione di merito che non spetta all'ANM, sostenere che i magistrati non possono svolgere indagini nei confronti di chi è stato eletto. Così come appare fuori luogo sostenere che taluni magistrati svolgono le proprie indagini anche sulla base di orientamenti politici.

Come si vede, già in passato l'Associazione Nazionale Magistrati non aveva fatto sconti a Matteo Salvini. Questa volta è intervenuta sulla proposta di legge che il ministro dell'Interno ha presentato per modificare le norme relative alla legittima difesa.

15 settembre. Il presidente dell'ANM, Francesco Minisci, esprime le proprie valutazioni sul disegno di legge proposto da Salvini sulla legittima difesa: "Quello sulla legittima difesa è un ddl che può essere molto rischioso. Se approvato rischierebbe di legittimare reati gravissimi, fino all'omicidio. Non si può prescindere dal principio della proporzionalità tra offesa e difesa."

Immancabile, a stretto giro, è arrivata la risposta "social" del ministro dell'Interno Salvini: "Il sindacato dei magistrati (Anm) oggi ha attaccato le proposte di legge della Lega sulla LEGITTIMA DIFESA perché inutili e rischiose. Invasione di campo? Tutto normale? Io tiro dritto, la difesa è sempre legittima."

Come suo solito, Salvini si guarda bene dall'entrare nel merito dei contenuti e di rispondere punto per punto, dando invece spazio all'arroganza e al menefreghismo, ottimamente espressi dalla chiusa "io tiro dritto, la difesa è sempre legittima."

Inoltre, va ricordato anche che, come conseguenza della proposta di legge illustrata da Salvini, sono in molti a ritenere che, oltre ad aumento del numero di vittime per l'uso improprio di un'arma, ci possa anche essere una corsa all'acquisto di armi anche da parte di chi un'arma in passato non l'aveva mai posseduta.

Al riguardo può essere utile ricordare quale sia la situazione negli Usa, con un report recentemente pubblicato da Amnesty.

"In media, ogni giorno negli Stati Uniti, le armi da fuoco feriscono 317 persone.

Nel 2016, l’ultimo anno per il quale vi sono statistiche a disposizione, oltre 38.000 persone sono morte e 116.000 hanno riportato ferite non letali a seguito dell’uso delle armi da fuoco.

Il governo statunitense ha permesso alla violenza delle armi da fuoco di diventare una crisi dei diritti umani."

Possibile che anche in Italia ci si voglia incamminare sulla stessa strada?