Cronaca

Open Arms, giorno 19: come far arrivare i migranti in Spagna


Messaggi dalla Open Arms.

Lunedì sera. "La situazione a bordo si complica ogni minuto. Autorizzata evacuazione di 8 persone bisognose di assistenza urgente e 1 accompagnatore. Chi non vuole vedere la situazione insostenibile a bordo è incapace di provare empatia per il dolore degli altri".

Martedì mattina, ore 10:00. "Giorno 19. Notte delirante e un uomo in acqua. Prima un'evacuazione medica urgente, poi questa mattina un uomo si è gettato in acqua cercando di raggiungere la terra davanti a lui. Nel mezzo, una donna con un attacco di panico. La situazione è disperata. Mancano le parole".

Martedì mattina, ore 11:45. Altre persone si gettano in acqua per raggiungere Lampedusa a nuoto. Sono una decina e sono state recuperate dai soccorritori della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza e, successivamente, sbarcate sull'isola.


Lunedì la Spagna ha offerto due soluzioni per consentire alla Open Arms di sbarcare in un proprio porto i migranti a bordo. Dopo quasi tre settimane, la Spagna si è ricordata della Open Arms pretendendo che navigasse per quattro o sei giorni per sbarcare delle persone che potrebbero essere sbarcate a Lampedusa in mezz'ora, fatte salire su un charter del locale aeroporto e successivamente trasferite in Spagna. Il tutto ad un costo di 30mila euro. Operazione che già ieri avrebbe potuto essere effettuata, ponendo fine a questa farsa.

Ma Spagna e Italia devono far sembrare ai poco avveduti sostenitori dei partiti che supportano i rispettivi governi che quelli di Open Arms siano animati da altri fini, quando in realtà sono proprio Italia e Spagna che usano i migranti per fare propaganda come dimostra anche questa dichiarazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli:

"Ci siamo messi a disposizione con la Guardia Costiera per accompagnare la Open Arms in Spagna, per offrire supporto tecnico e per trasportare parte dei migranti a bordo di una nostra imbarcazione per il viaggio.

La Ong ha incredibilmente rifiutato, con un atteggiamento che fa sospettare ci sia malafede da parte loro.

A questo punto facciamo un ulteriore passo in avanti: siamo disponibili a portare noi, con la nostra Guardia Costiera, nel porto iberico che ci verrà indicato tutti i migranti che sono a bordo della Open Arms.

La Spagna però faccia prima, a sua volta, un passo in avanti e tolga immediatamente la sua bandiera dalla nave della Ong".

Inutile commentare le strampalate dichiarazioni di un ministro che è irriso persino dalla sua stessa maggioranza.


In ogni caso, rimane il fatto che si impedisce - e nessuno sa bene in base a quale motivazione visto che c'è un ordine di un tribunale - di sbarcare dei migranti a poche centinaia di metri da un porto sicuro per poi trasferirli, a costi risibili, utilizzando un aereo (utilizzare una nave militare per il loro trasferimento in Spagna costa 10 volte di più) nel Paese che ha accettato di accoglierli. 

Autore Roberto Castrogiovanni
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