Davide Trentini era malato di sclerosi multipla dal 1993. Aveva 53 anni e la sua vita, segnata da una salute progressivamente sempre più deficitaria, era diventata un calvario. Per questo motivo aveva contattato Marco Cappato e poi Mina Welby per poter conoscere come poter accedere alla morte volontaria in Svizzera. Dopo vari incontri e dopo l’aiuto di Mina nello sbloccare alcune procedure burocratiche, svolgendo anche il delicato ruolo di interprete in lingua tedesca con la medesima clinica elvetica, Davide ha ricevuto il cosiddetto semaforo verde.
Il processo tenutosi a Massa che era seguito alla vicenda, a seguito dell'autodenuncia di Mina Welby e Marco Cappato che per la presunta violazione dell'art. 580 del codice penale potevano essere condannati dai 5 ai 12 anni di reclusione, si era concluso in primo grado con l'assoluzione dei due imputati.
Mercoledì 28 aprile, a Genova, Mina Welby e Marco Cappato sono di nuovo dovuti comparire davanti ad un giudice per il processo di appello sul caso Trentini.
La Corte di Appello poteva confermare la sentenza di assoluzione della Corte di Assise di Massa o riformarla. In questo secondo caso, se non fosse ravvisata la presenza di tutti e 4 i requisiti che rendono non punibile l’aiuto al suicidio, la Corte avrebbe potuto sollevare la questione di costituzionalità sul requisito inerente il sostegno vitale oppure condannare gli imputati.
Il giudice però, anche su indicazione dello stesso Pubblico Ministero, ha confermato la sentenza di assoluzione di primo grado. A questo punto la vicenda processuale relativa al caso Trentini dovrebbe essere terminata, mentre continua la battaglia sul fine vita dell'Associazione Luca Coscioni, che ha deciso di promuovere un referendum per l’Eutanasia Legale (referendum.eutanasialegale.it) offrendo, nell'attesa di una legge, un servizio di supporto tramite il Numero Bianco 06 993 134 09, per aiutare tutti i cittadini a far luce sui propri diritti legati ai temi del biotestamento, delle cure palliative e dell'eutanasia... per poter vivere liberi fino alla fine.