"Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, ha approvato un decreto legge volto a sopprimere l’istituto del lavoro accessorio (cosiddetti voucher) e a modificare la disciplina sulla responsabilità solidale in materia di appalti

In relazione al lavoro accessorio, si prevede un regime transitorio per consentire l’utilizzo, fino al 31 dicembre 2017, dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio già richiesti alla data di entrata in vigore del decreto legge. 

Con riferimento alla disciplina in materia di appalti di opere e servizi, il provvedimento mira a ripristinare integralmente la responsabilità solidale del committente con l’appaltatore nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per garantire una miglior tutela in favore dei lavoratori impiegati."

Con queste parole, pubblicate nel comunicato stampa con cui il Governo ha riassunto le decisioni prese nel Consiglio dei ministri n.18, sono state ufficialmente accolte le richieste relative ai quesiti del referendum della Cgil su voucher e appalti.

Questo il commento del segretario Cgil Susanna Camusso ai microfoni di RadioArticolo1: «Il grande risultato raggiunto è un paese che discute di lavoro, che ha rimesso al centro il tema. Questo è il primo riconoscimento alla nostra Carta dei diritti universali, che vuole ridare dignità a chi lavora: voucher e appalti sono due temi della Carta che abbiamo deciso di forzare attraverso i referendum.

Abbiamo riportato l'attenzione sulla condizione concreta delle persone, su come si legifera, su come si affrontano i temi dell'economia. Il secondo risultato sarà ottenere norme coerenti ai quesiti referendari.

[Su quanto deciso dal CdM] Ne cogliamo la rilevanza, ma finché non vediamo i testi e la loro traduzione in legge noi non smobilitiamo: ci vuole la legge per dire che non ci sono più i referendum. E soprattutto non smobilitiamo perché vogliamo conquistare la Carta dei diritti". 

Durante la conferenza stampa successiva alla conclusione del consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, con a fianco il ministro del Lavoro Poletti, ha affermato: «Il Cdm ha approvato un decreto che abroga le norme sui voucher e sugli appalti, oggetti del referendum. Lo abbiamo fatto nella consapevolezza che l'Italia non aveva bisogno nei prossimi mesi di una campagna elettorale su temi come questi. La decisione è coerente con l'orientamento maturato in Parlamento. Liberiamo il tavolo da una discussione ideologica, c'è la conferma della nostra intenzione di riformare il mercato del lavoro.»