Tra le molte difficoltà che deve affrontare il Monte dei Paschi nel tentativo ormai disperato di effettuare l'aumento di capitale da 5 miliardi trovando sul mercato la disponibilità finanziaria per la copertura, si è aggiunto oggi un nuovo ulteriore ostacolo che si va ad aggiungere ai tanti se ai tanti ma che contraddistinguono l'operazione.
Tra le condizioni richieste dalla Bce all'istituto senese, oltre alla ricapitalizzaione, vi è anche quella relativa alla cessione dei crediti in sofferenza. L'accordo per la cessione e la relativa cartolarizzazione è stato siglato in giornata.
Ma c'è però un problema legato a Quaestio, il gestore del fondo Atlante, che come reso noto da un comunicato stampa di MPS, ha manifestato alla Società [MPS] forti perplessità in merito alla scadenza del "senior bridge loan" verso cui la Banca ha già espresso il proprio gradimento sottoscrivendolo.
A seguito di questa presa di posizione, tra MPS e Quaestio sono in corso approfondimenti per individuare eventuali soluzioni alternative. In caso contrario, tutta l'operazione non potrebbe concludersi "in conformità ai termini ed alle condizioni dell’autorizzazione ricevuta dalla Banca Centrale Europea".
Al termine delle contrattazioni odierne, il titolo MPS aveva diminuito il proprio valore nell'ordine del -11%.