Lo riporta il Corriere della Sera. Nella stagione corrente di Serie A, la pirateria via internet per vedere illegalmente le partite del nostro campionato è in vertiginoso aumento. Lo scorso anno, in tutto il campionato, sono stati 65mila gli streaming illegali bloccati. Quest'anno, solo nelle prime 10 giornate, quel numero ha già toccato quota 18mila.

Come principale fonte del problema sarebbero i decoder pirata da cui passerebbero, via internet, i contenuti decriptati delle tv italiane ed anche estere. Con il pagamento di un abbonamento mensile irrisorio, le trasmissioni sarebbero fruibili senza alcun problema.

Secondo Tuttosport, il mancato guadagno per i titolari dei diritti delle trasmissioni ritrasmesse illegalmente si aggirerebbe intorno ai 350 milioni di euro.

Un fenomeno, va detto, che non riguarda solo l'Italia. In Gran Bretagna, per contrastarlo, alla Premier League è stata data la facoltà di interagire direttamente con gli ISP locali per bloccare in tempo reale gli IP delle trasmissioni pirata, senza dover far ricorso al parere di un giudice.

«È un crimine che non solo danneggia club e tifosi – ha dichiarato il presidente della Lega Serie A Gaetano Micciché – ma priva il movimento delle risorse necessarie per crescere.

L’evoluzione tecnologica fornisce sempre nuove armi ai pirati e rende necessarie nuove soluzioni anche dal punto di visto normativo.»