Dalla provincia di Brescia arriva una notizia commentata così dal Movimento dei Sacerdoti Sposati:
"La situazione descritta nell'articolo riportato in basso, sarà comune prossimamente nella quasi totalità delle parrocchie cattoliche sparse nel mondo. Per arginare la crisi il Vaticano richiami in servizio i preti sposati con le loro famiglie".
Di seguito la notizia riportata dal Giornale di Brescia:
Il calo dei sacerdoti è un dato di fatto ormai da molti anni, come da tempo la Chiesa si sta attrezzando per reagire a questa situazione, maggiore responsabilità per i laici e Unità pastorali per aggregare le Parrocchie che restano senza preti. Ma non c’è solo questo, e così a Lumezzane l’Unità pastorale San Giovanni Battista ha deciso di sospendere la celebrazione dei funerali la domenica.Impossibile gestire anche questi eventi con le forze attualmente in campo, da segnalare anche la chiusura della comunità religiosa dei frati conventuali di Gazzolo che ha portato ad un calo di tre religiosi. Anche la Valgobbbia è chiamata a rivedere il modello pastorale in tutte e sette le parrocchie che fino ad ora hanno caratterizzato la vita dei lumezzanesi.Già da qualche anno si è proceduto ad accorpare alcune parrocchie, don Vigilio Zanelli a San Sebastiano -Villaggio Gnutti; don Riccardo Bergamaschi a Pieve - Fontana -Valle e ora anche Gazzolo; rimane da sola Sant’Apollonio retta da don Francesco Zaniboni. Per quanto riguarda la scelta di non celebrare funerali la domenica, così si potranno garantire tutte le attuali messe, ben 20, oltre agli incontri di catechesi, l’intreccio dell’azione pastorale delle comunità con altre forme di aggregazione assicurate da movimenti associazioni volontariato. Sul fronte dei sacerdoti, non ipotizzando nessuna inversione di tendenza, nell’Unità pastorale lumezzanese si ipotizza un futuro non troppo lontano nel quale ci sarà un solo parroco, affiancato da curati e preti in pensione.