Un Memorandum che è già storia. Che la lotta alla povertà stia vivendo un periodo di attenzione lo dimostra non solo la legge approvata in Senato, ma anche lo stanziamento di risorse mai viste prima su questo fronte.
Le risorse stanziate ammontano complessivamente a circa 1,2 miliardi per il 2017 e 1,7 per il 2018. Il testo rappresenta una assoluta novità in Italia. Sebbene su lavoro e pensioni ci sia già una tradizione di Memorandum firmati tra parti sociali e governo, sulle politiche sociali, invece, un documento del genere non era stato mai siglato. Un bel colpo, quindi, per l’Alleanza contro la povertà.
Il testo raccoglie i punti di intesa tra governo e Alleanza, preceduti da una introduzione in cui si dice, con realismo, che non sarà possibile definire i tempi della progressione verso una misura pienamente universale, per necessità legate all’esigenza di reperire le adeguate coperture finanziarie. Ma il governo e l’Alleanza concordano che non si fermi questo percorso di universalizzazione della misura da realizzarsi attraverso il Piano di contrasto alla povertà e che sin dai prossimi provvedimenti di bilancio debbano essere assicurate le risorse che permettono in tempi ragionevoli la definizione dello stesso.
L’intesa, quindi, punta a potenziare le misure contro la povertà. I limiti quantitativi sui quali si concorda potranno dunque essere rivisti verso l’alto nel momento in cui verranno aumentate le risorse destinate alla misura, che a regime dovrà essere universale ed economicamente adeguata.