Nel consiglio informale "Giustizia e affari interni" che si svolge a Tallinn dal 6 al 7 luglio, i Ministri dell'Ue discutono sui seguenti temi: migrazione, interoperabilità, giustizia elettronica e contratti digitali insieme ai Commissari per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos, per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere Věra Jourová, e quello per l'Unione della sicurezza, Julian King.

Il primo argomento di discussione è stato quello relativo alla migrazione. Argomento che più interessava all'Italia. Per orientare il dibattito, martedì la Commissione europea aveva presentato un piano d'azione sulla rotta del Mediterraneo centrale con lo scopo di sostenere il nostro paese, ridurre la pressione migratoria e aumentare la solidarietà tra gli Stati membri.

Ed in quel piano non c'era traccia di uno dei punti che invece sta più a cuore, almeno da cira una decina di giorni, al nostro Governo: lo sbarco dei migranti raccolti in mare nei porti di altri paesi europei.

Difficile pertanto prevedere che nell'appuntamento estone ci potesse essere da parte dei paesi membri un'apertura in tal senso. E così è stato. Germania, Belgio, Spagna, Francia hanno ribadito che le procedure per l'accoglienza non possono essere modificate e che le operazioni di recupero e salvataggio in mare tramite Frontex devono avere l'Italia come porto di destinazione.

Quindi, nonostante la preparazione della commedia messa su da Gentiloni, appoggiata da Mattarella e proseguita poi da Minniti che, ad un tratto, sono anche loro diventati sostenitori, in relazione ai migranti, di un problema da definire di dimensioni epocali, gli altri paesi europei non sembrano minimamente intenzionati ad ascoltare le richieste dell'Italia, a parte maggiori stanziamenti per interventi da svolgere in Africa per fermare flussi migratori.

Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha comunque cercato di parare il colpo, facendo presente che la sede deputata in cui si dovrà parlare di porti per l'accoglienza migranti è Frontex, che si riunirà solo la prossima settimana. Riuscirà Minniti, in quell'occasione, a destinare i migranti accolti nel Mediterraneo in altri porti oltre a quelli italiani?