Esteri

I gilet gialli hanno piegato Macron ed il suo Governo?

Che si chiami ripensamento o voltafaccia poco importa. Fatto sta che il Governo francese, su invito di Macron, nel corso di questo martedì si starebbe preparando ad annunciare una moratoria sull'aumento delle accise sui carburanti, che era stato all'origine delle proteste dei gilet gialli, "gilets jaunes", che da tre settimane stanno interessando tutta la Francia e, soprattutto, il centro di Parigi.

Il primo ministro francese, Edouard Philippe, dovrebbe fare una dichiarazione nel corso della giornata. In base a quanto era stato stabilito, a partire da gennaio 2019 le accise sulla benzina avrebbero dovuto aumentare di 2,9 centesimi al litro, mentre quelle sul gasolio di 6,5 centesimi.

La decisione di una moratoria è stata concordata in una riunione all'Eliseo, con il Governo quasi al completo che si è confrontato con il presidente Macron.

La moratoria, se confermata, è una decisione che sembrerebbe rivolta soprattutto a disinnescare le violenze che, in particolar modo, hanno interessato le vie del centro di Parigi... danneggiando commercio e turismo in un periodo dove la gente dovrebbe spendere di più.

Quindi, la decisione del Governo francese potrebbe essere motivata anche da un duplice ricatto. Comunque, nel caso venisse confermata, c'è poi da vedere quale sarà, alla prova dei fatti, la reazione dei manifestanti.

La protesta, infatti, non fa capo ad un sindacato o ad un gruppo ristretto di persone riunitesi in una associazione. Quella che è scoppiata da metà dello scorso novembre è una protesta diffusa che non ha dei vertici di riferimento. Quindi, nonostante le presumibili momentanee concessioni, non vi è garanzia alcuna che queste possano fermare nuovi possibili disordini il prossimo fine settimana.

Da non dimenticare, infatti, che la protesta innescata dall'aumento delle accise sui carburanti si è poi allargata alle politiche del presidente Macron, con i manifestanti che ne hanno chiesto le dimissioni ed il ritorno alle urne.

Aggiornamento. A fine mattinata è arrivata la conferma delle anticipazioni con il primo ministro Philippe che ha annunciato la sospensione per sei mesi delle accise sui carburanti.

Inoltre, Philippe ha dichiarato che la stessa decisione verrà applicata anche ai prezzi di gas e luce che, pertanto, non aumenteranno durante l'inverno.

Infine, vi è stato l'annuncio di una fase di discussione che dovrà concludersi all'inizio di marzo 2019 per rivedere il sistema fiscale francese. In tal caso, però, Philippe ha dichiarato che in conseguenza di minori entrate dovrà anche essere rivista la spesa dello Stato, sulla base di un equo livello di erogazione dei servizi pubblici.

Autore Federico Mattei
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