In uno scenario sempre più digitalizzato a portata di pollice, è necessario progettare esperienze mobile semplici, intuitive e affidabili per conquistare e fidelizzare la clientela.


User Experience

La visualizzazione a desktop prevede un utente comodamente seduto di fronte ad una scrivania con tastiera e mouse. In tal caso, la rete di supporto ed il caricabatterie sempre a portata di mano agevolano una concentrazione maggiore durante la navigazione.

A mobile, invece, lo schermo è molto più piccolo, la connettività è discontinua ed una presa di corrente non è sempre disponibile. Ciò significa che le condizioni di interazione sono frammentate e dipendenti dal contesto in tempo reale.

Le interfacce, dunque, dovrebbero evidenziare le informazioni essenziali, semplificare la navigazione, prevedere delle procedure di ripresa della visualizzazione e offrire la possibilità di ritornare sui contenuti di precedente interesse.

Per comprendere queste dinamiche, basta analizzare il modo in cui le persone utilizzano un dispositivo e quali dita si sfruttano maggiormente.


Come interagiamo

Secondo quanto riportato da Steve Hoober nella ricerca “How Do Users Really Hold Mobile Devices?” del 2013, le call to action dovrebbero essere posizionate a sinistra nella parte inferiore dello schermo. Queste aree sono facilmente raggiungibili per la maggioranza degli utenti che navigano con la mano destra.

Il modello di navigazione di riferimento è “Combo Navigation” e mostra in modo permanente le voci di menu primarie, mentre le secondarie sono accessibili tramite un’icona specifica.

Le modalità di interazione con il touchscreen, invece, non sono a portata di pollice: per esempio, l’utente deve scoprire continuamente i gesti corretti per scorrere i contenuti o ricaricare la pagina.

 A conferma delle teorie di Hoober, secondo We Are Social nel 2019 gli utenti via mobile sono cresciuti del 2% e attualmente sono 5.112 miliardi in tutto il mondo.

A tal proposito, è importante tenere a mente che in media al giorno gli utenti passano 6 ore e 42 minuti online. Si tratta di un incremento del 6,1% rispetto all’anno precedente.

Si deduce che il mobile è molto utile per selezionare i contenuti più importanti, ma la visualizzazione da smartphone può sacrificare la creatività e l’estetica a vantaggio dell’usabilità. Non è detto, quindi, che il mobile sia sempre la scelta migliore.

La preferenza dipende dalle esigenze di ciascun sito. Ciò che non deve mai mancare, però, è la qualità di contenuti affiancati dalla migliore esperienza di navigazione possibile.