Landini: credo che sia arrivato il momento di una vera e propria rivolta sociale
"Io credo che sia arrivato il momento di una vera e propria rivolta sociale perché avanti così non si può più andare. Sarebbe utile che anche la politica si occupasse di questi temi, della condizioni materiali e di vita delle persone, perché i bisogni dei cittadini, il salario, la sanità, lo studio, la stabilità devono tornare al centro. E noi vogliamo migliorarle la condizione delle persone. E siccome la politica non ci ascolta, non abbiamo un altro strumento che non sia quello di chiedere alle persone di scendere in piazza con noi e di battersi, rinunciando a una giornata di stipendio, per dire basta a questa situazione".
Questo è quanto ha detto oggi il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell'assemblea nazionale delle delegate e dei delegati Cgil a Milano in vista dello sciopero generale per il prossimo 29 novembre.
Questa la reazione dei (post) fascisti nella dichiarazione del (post) camerata Tommaso Foti:
"Con quale coraggio Maurizio Landini incita alla rivolta sociale? Capiamo che oggi debba tentare di fare il rivoluzionario in Italia per cercare di scimmiottare i milioni di Americani che col voto la rivoluzione l'hanno fatta davvero".
I nipotini di Almirante, non volendo entrare nel merito dei problemi, la buttano sulla propaganda, così, dopo l'Albania e i migranti, adesso ricorrono all'esito delle elezioni americane.
Il guaio è che chiunque abbia valutato la manovra 2025 l'ha definita una truffa, l'ennesima, sulla pelle degli italiani... a partire dalla sanità. E perché gli italiani dovrebbero restare in silenzio a subire l'ennesima presa in giro?
Crediti immagine: CGIL