Salvini e Meloni quando stavano all’opposizione e per tutta la campagna elettorale hanno promesso ai cittadini-elettori di abolire la Legge Fornero, “La pensione la vogliamo da vivi”, “Stop Fornero”, si leggeva sulle magliette del capo del carroccio, e di togliere le accise sui carburanti, “Non solo noi chiediamo che non aumentino le accise sulla benzina. Noi pretendiamo che le accise vengano progressivamente abolite, perché è uno scandalo che le tasse dello Stato italiano compromettano così la nostra economia”, diceva la leader di Fratelli d’Italia.
Ma una volta entrati a Palazzo Chigi, con una maggioranza risicata, al netto del 51 per cento degli elettori che si sono astenuti dalle urne, la musica è cambiata.
Questo governo, infatti, rimangiandosi tutte le promesse fatte in campagna elettorale, si appresta sia ad aumentare le accise, che ad alzare l’asticella della pensione di vecchia oltre i 70 anni!
Ormai siamo quasi tutti consapevoli che se la matematica non è un’opinione, la politica è un’opinione che muta camaleonticamente a seconda che il politico di turno segga sui banchi dell’opposizione o sulle poltrone di Palazzo Chigi.
Per dirla alla Calamandrei, “Per fare buona politica non c’è bisogno di grandi uomini, ma basta che ci siano persone oneste, che sappiano fare modestamente il loro mestiere. Sono necessarie: la buona fede, la serietà e l’impegno morale. In politica, la sincerità e la coerenza, che a prima vista possono sembrare ingenuità, finiscono alla lunga con l’essere un buon affare”.
Ma purtroppo, oggi come oggi, la politica è un buon affare soltanto per lorsignori e per gli amici dei loro amici.
I nostri cari politici, infatti, carpiscono il voti degli ingenui facendogli credere di ‘lavorare’ per il bene comune, quando, invece, una volta eletti, pensano soltanto agli affari loro, non certo a risolvere i problemi dei cittadini onesti e per bene che li pagano profumatamente corrispondendogli tasse e balzelli!