Dopo l'incontro di giovedì, le rappresentanze dei gestori di carburanti - Faib, Fegica e Figisc/Anisa - sono di nuovo unitariamente concordi nel non aver visto da parte del governo alcuna apertura rispetto ai suggerimenti da loro posti sul tavolo nelle precedenti riunioni per migliorare il decreto sul caro benzina.

Nella conferenza stampa seguita al terzo tavolo che si è tenuto al Mimit, presente anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, questo è ciò che hanno dichiarato i rappresentanti dei benzinai:

"Dall’incontro di questa mattina non sono arrivati elementi migliorativi, anzi semmai sono peggiorate le condizioni (Fegica).

Il tavolo ha confermato che per il governo la nostra è una categoria da mettere sotto osservazione con un cartello, come nel Medioevo (Figisc)".

Dopo la riunione al Mimit durata circa un'ora, i delegati di Faib, Fegica e Figisc/Anisa sono usciti dal ministero senza rilasciare dichiarazioni e si sono poi recati all'hotel Nazionale, da dove hanno parlato ai giornalisti, dichiarando che lo sciopero dei benzinai per mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio è stato confermato.