La cronaca aiuta a capire la differenza tra Meloni e Salvini che adesso sgomitano per intestarsi il titolo di guida dell'estremismo di destra. Così la leader di Fratelli d'Italia esterna la sua indignazione per un fatto di cronaca avvenuto ieri:

"Un padre ucciso senza pietà davanti la moglie e i figli: una vicenda mostruosa. A quanto riporta la stampa a scatenare l’istinto omicida contro il 34enne tunisino sarebbe stata una lite per futili motivi. Ci stringiamo alla famiglia della vittima per questa tragedia inconcepibile e inaccettabile, con la speranza che il responsabile di questo terribile omicidio la paghi cara".

Chi è il responsabile del terribile omicidio? Un italiano di 19 anni, Alessandro Patelli, che ieri nel centro di Bergamo, dopo una discussione per futili motivi con Marouan Tayari, è salito in casa che si trova a pochi metri dal luogo della lite, ha preso un coltello a serramanico e, sceso di nuovo in strada, ha accoltellato con numerosi colpi il tunisino. Una coltellata avrebbe raggiunto al cuore Tayari, non lasciandogli scampo. Patelli avrebbe tentato la fuga, ma sarebbe stato trovato poco dopo dai carabinieri.

La Meloni si guarda bene dal dire che un italiano ha ucciso un tunisino, ma almeno, riporta il fatto perché nessuno le possa rinfacciare di non averlo fatto perché non conveniente alla sua propaganda.

Al contrario, Salvini e la Lega stavolta non comunicano la loro indignazione perché il fatto non è conforme alla loro propaganda, in base alla quale le violenze sarebbero commesse solo dagli stranieri, mentre se non ci fossero, in Italia non accadrebbe nulla di male... dalle risse, agli stupri agli omicidi. 

È evidente che la verità che i due trafficanti del consenso cercano di spacciare è molto diversa dalla realtà. In compenso, però, anche se con modalità diverse, i due politici finiscono per promuovere odio sociale e razzismo che, inevitabilmente, rischiano di dar luogo ad episodi come quello che è accaduto a Bergamo. Naturalmente, guai ad ipotizzarlo, anche perché Salvini e Meloni - dicono loro - razzisti non sono.