Il Ministero della Giustizia del Governo libico di Unità Nazionale ha recentemente disposto il rilascio di uno degli ultimi uomini chiave di Gheddafi, Mansour Daou, che era proprio l’addetto alla sicurezza del Colonnello. L’uscita dal carcere militare gli è stata consentita ufficialmente per motivi di salute.

Daou viene descritto come la “scatola nera” del regime. Il gesto del Governo di Unità Nazionale è chiaramente una dimostrazione della volontà di continuare il processo di riconciliazione nazionale ed è anche una mossa politica che fa guadagnare consensi al premier Al-Dabaiba, che spera di sfruttare a suo favore le figure importanti che hanno servito sotto Gheddafi.

La legge sull’amnistia del 2015 permette di rilasciare i gheddafisti che non si sono macchiati di crimini nel corso della rivoluzione, e la maggioranza di loro è già stata liberata, in particolare i figli dello stesso Gheddafi. Saif al-Islam, ad esempio, si era persino candidato alle presidenziali previste a dicembre 2021 e poi annullate.

L’influenza di al-Islam su determinati territori viene minacciata da Haftar, leader dell’LNA, che poco tempo fa ha visitato l’area da Ghat a Sabha mostrando di averne il controllo e di voler indebolire il fronte il prestigio di cui ancora godono i gheddafisti.