Commistioni tra politica, banche e magistratura
Oramai, assistiamo un Paese allo sbando, laddove sussiste una commistione tra: Banche, Politica e Magistratura. Tutti contro tutti, tutti colpevoli e tutti innocenti. Appare evidente che queste cosiddette forze si sono coalizzate al fine di sfruttare il Popolo Italiano e derubarlo dei suoi averi.
Basta consultare la imposizione fiscale che impongono i vari governi, tantoche la tassazione sarebbe del 120% se si sommassero le anticipazioni, peraltro anticostituzionali, ma evidentemente i membri della Corte Costituzionale si inseriscono in questa commistione.
Classe politica, fatta da persone arriviste che si disinteressano totalmente dei problemi dei cittadini, pensando ai propri interessi personali.
Una magistratura, sia civile sia penale composta da persone altamente incompetenti a svolgere tale ruolo.
Banche, istituzioni che hanno perso i propri valori (in tutti i sensi) e complottano come truffare i correntisti e mutuatari.
CONSOB, che vigila in assenza di vigilanza, se si esaminano i bilanci delle società quotate in Borsa dove si evince che in alcuni casi i debiti superano di gran lunga il capitale sociale, e per tale motivo dovrebbero essere dichiarate fallite, ma non si sa per quale oscura ragione continuano a rimanere nel listino della Borsa.
La Banca d'Italia, che ha come azionisti banche private, difende a spada tratta il sistema bancario anche nel comportamento antigiuridico nei confronti dei cittadini.
come dimostra anche l'istituzione introdotta del decreto legislativo n. 28/2010, Arbitrato Bancario Finanziario, c.d. ABF, un palliativo che sembra fatto apposta per raggirare i cittadini, tanto è vero che i presidenti di questi collegi sono eletti dal Governatore della Banca d'Italia e le loro decisioni finiscono per discostarsi totalmente dalle leggi e dalla giurisprudenza vigente, finendo così per salvaguardare gli interessi privati delle banche. Un ulteriore danno alla collettività.