Nella notte del 9 marzo la Guardia Costiera ha intercettato a 3 miglia a Sud dell’isola di Lampione, un motopesca - di circa 20 mt di lunghezza, battente bandiera egiziana - intento in attività di pesca all’interno delle acque territoriali italiane. Un’attività vietata ai pescherecci stranieri nelle acque sottoposte alla sovranità dello Stato italiano.
Sul posto è intervenuta la motovedetta CP 265 della Guardia Costiera di Lampedusa che, accertata l’attività di pesca a strascico illegale svolta dal peschereccio, ha proceduto al sequestro di 2 tonnellate di prodotto ittico illecitamente catturato, nonché al sequestro degli attrezzi da pesca utilizzati.
Giunti in porto, sono stati identificati i 18 membri dell’equipaggio ed è stato deferito alla competente Autorità giudiziaria il Comandante del peschereccio per violazione dell’articolo 7 comma 1 lett. D del D.LGS 04/2012, che prevede l’arresto fino a due anni o l’ammenda fino a 12 mila euro.
L’attività di controllo sulla filiera della pesca è svolta dalla Guardia Costiera, grazie ad un complesso dispositivo operativo coordinato a livello nazionale dal Centro Nazionale di Controllo Pesca del Comando Generale e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca delle 15 Direzioni Marittime regionali.
Un dispositivo che utilizza, oltre a mezzi aeronavali anche apparati tecnologici come il Sistema Pelagus, un sofisticato strumento di monitoraggio del traffico marittimo in uso alle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, che permette di raccogliere ed elaborare i dati originati dalle unità da pesca, da diporto e mercantili.