Israele: le conclusioni della Commissione d'inchiesta indipendente su quanto accaduto il 7 ottobre
La Commissione d'inchiesta indipendente, costituita unicamente da civili, incaricata di indagare sul 7 ottobre ha presentato oggi le proprie conclusioni sulle responsabilità di quanto accaduto. Come riassumere il giudizio? Che tutti, in varia misura, ne sono responsabili. Una conclusione che, come ci insegna la tradizione popolare, non potrà non piacere all'attuale governo: tutti colpevoli, nessuno colpevole.
L'intelligence che si occupa di sicurezza interna e l'esercito non hanno dato peso ai segnali che sia alla vigilia che al primo mattino dell'attacco di Hamas facevano ipotizzare che un'operazione era in corso. Non solo, più di un anno prima dell'attacco, Israele era entrato in possesso dei piani di attacco del 7 ottobre, operazione allora denominata "Muro di Gerico".
Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il suo governo sono a loro volta responsabili per aver colpevolmente indebolito tutti i centri decisionali, tra cui anche il Consiglio di sicurezza nazionale, in un modo tale da aver impedito seri scambi di opinione che includessero diversi punti di vista su importanti questioni di sicurezza.
La commissione afferma che Netanyahu è stato responsabile di aver messo a tacere i critici del suo approccio "soldi in cambio di quiete" nella gestione dei rapporti con Hamas, oltre ad aver ignorato punti di vista diversi e, soprattutto, gli avvertimenti ricevuti prima del 7 ottobre.
Infine, anche gli ex primi ministri Naftali Bennett e Yair Lapid sono stati ritenuti responsabili di aver mantenuto l'approccio con Hamas relativo allo scambio di denaro in cambio della quiete, anche se attuato con modalità differenti.
La Commissione, infine, ha elencato una serie di raccomandazioni per evitare che si possa ripetere un nuovo 7 ottobre.
Lapid, già in una lettera allegata ai risultati dell'inchiesta, spiega quanto da lui fatto durante il periodo in cui è stato primo ministro, non accettando responsabilità nelle scelte fatte in relazione a come ha gestito il rapporto con Hamas. Una dichiarazione di Netanyahu, al momento non è ancora disponibile... ammesso che arrivi, visto che la Commissione non è investita di alcuna autorità e che le sue conclusioni non avranno per lui alcuna conseguenza, se non di immagine.
Una considerazione conclusiva, però non può mancare. Considerando che le autorità israeliane conoscevano già da un anno i piani di Hamas e non sono intervenute, persino ignorando le ripetute segnalazioni che arrivavano dai posti di osservazione lungo in confine di Gaza, è possibile escludere l'ipotesi che abbiano lasciato accadere ciò che è accaduto (le vittime sono state persone che tradizionalmente non votano per il Likud) in modo da avere la giustificazione per invadere Gaza, raderla al suolo e poi occuparla dopo aver "favorito" in toto o in parte la "migrazione volontaria" dei residenti palestinesi?
Infatti, è di oggi l'ennesima dichiarazione in proposito del ministro delle Finanze Smotrich che già nei mesi scorsi aveva annunciato la volontà di annettere la Cisgiordania allo Stato ebraico di Israele... con tanti saluti alla soluzione a due Stati.