Tre morti e 5 feriti gravi il bilancio del deragliamento di un treno nella stazione di Pioltello
Secondo i primi accertamenti tecnici, il treno 10452 (Cremona 5.32 - Milano Porta Garibaldi 7.24) stava transitando regolarmente dalla stazione di Pioltello quando le ultime tre carrozze sono uscite dai binari.
Questa è la descrizione dell'incidente ferroviario, avvenuto intorno alle ore 7 ad un treno della Trenord, nel comunicato con cui la società lombarda ha espresso il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime.
Sono state infatti tre, oltre a numerosi feriti di cui cinque versano in gravi condizioni, le vittime dell'incidente alla fine delle operazioni di soccorso prestato dalle diverse squadre dei Vigili del Fuoco subito accorse, composte anche da specialisti USAR (Urban Search and Rescue).
Trenord è una società di oltre 4.000 dipendenti nata nel 2011, con una partecipazione al 50% di Trenitalia (Divisione Regionale Lombardia) e Gruppo FNM (LeNORD), per il trasporto ferroviario locale in Lombardia.
Un deragliamento, quello avvenuto nei pressi della stazione di Pioltello, inusuale perché ha interessato la parte centrale del treno e non il locomotore. La causa - secondo quanto riferito da Vincenzo Macello, direttore produzione territoriale Rfi Lombardia - sarebbe da attribuirsi al cedimento di una rotaia avvenuto un paio di chilometri prima dal luogo dell'incidente. Le carrozze, dopo aver percorso un tratto fuori dal binario, sarebbero poi deragliate. Questo spiegherebbe quanto hanno riportato alcuni testimoni che hanno hanno riferito di oscillazioni da parte del treno qualche minuto prima dell'incidente, con le due carrozze centrali che si sono poi intraversate, finendo col formare un angolo di 90 gradi l'una dall'altra.
Dura la presa di posizione dell'Unione Sindacale di Base sull'incidente: "Il prefetto parla di cedimento strutturale, non si conoscono ancora le cause dell'incidente, ma quello che sappiamo bene e che la USB denuncia da anni è che le condizioni della rete ferroviaria lombarda e nazionale sono pessime, perché non si investe in manutenzione, che il servizio per i pendolari peggiora di anno in anno mentre si investe in modo massiccio sui treni ad alta velocità, che le condizioni di lavoro del personale ferroviario sono peggiorate in modo inaccettabile, che chi usa questi treni per andare al lavoro ogni giorno viaggia in condizioni terribili, stipati come in un carro merci.
L'incidente di questa mattina è la conseguenza diretta di una politica sui servizi orientata agli interessi del mercato e del capitale e non dei lavoratori e dei cittadini, esattamente come quello accaduto in Puglia un anno e mezzo fa. Sono entrambi figli di una politica statale che smantella i servizi ai cittadini."