Istat, il commercio estero extra Ue a dicembre 2021
A dicembre 2021, l'Istat ha stimato il dato congiunturale dell'interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 in calo per le esportazioni (-2,1%) e in aumento per le importazioni (+4,3%).
La flessione dell'export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione di beni di consumo non durevoli (+5,8%), ed è determinata in particolare dal calo delle vendite di energia (-27,3%) e beni strumentali (-3,9%). Invece, per quanto riguarda l'import, si rilevano aumenti congiunturali diffusi, tranne che per l'energia (-1,1%).
Nel trimestre, periodo di riferimento ottobre-dicembre 2021, rispetto a quello precedente, l'export cresce del +0,5%; l'aumento è marcato per energia (+29,9%), mentre si registra un calo per i beni strumentali (-7,1%). Nello stesso periodo, l'import segna un rialzo congiunturale del +7,8%, cui contribuiscono soprattutto gli incrementi degli acquisti di energia (+23,0%) e di beni di consumo non durevoli (+12,8%).
A dicembre 2021, su base tendenziale, rispetto allo stesso mese del 2020 l'export cresce del +12,6%. L'aumento, diffuso a tutti i raggruppamenti, è particolarmente elevato per energia (+63,9%). L'import segna una crescita tendenziale del +45,8%, anch'essa estesa a tutti i raggruppamenti e molto sostenuta per energia (+115,6%).
La stima del saldo commerciale a dicembre 2021 è pari a +4.737 milioni, in calo rispetto a dicembre 2020 (+7.972). L'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici diminuisce in misura contenuta: da +9.962 milioni per dicembre 2020 a +9.291 milioni per dicembre 2021.
A dicembre 2021 si rilevano aumenti su base annua dell'export verso la maggior parte dei principali paesi partner extra Ue27; i più ampi riguardano Stati Uniti (+32,5%), i paesi OPEC (+32,0%), Turchia (+24,3%) e Russia (+14,2%). Diminuiscono le vendite verso Regno Unito (-11,4%), paesi ASEAN (-7,6%) e paesi MERCOSUR (-3,8%).
Gli acquisti da India (+70,2%), paesi MERCOSUR (+61,9%), Russia (+58,6%), paesi OPEC (+53,1%), paesi ASEAN (+52,5%) e Cina (+51,8%) registrano incrementi tendenziali particolarmente elevati. Le importazioni dal Regno Unito (-30%) risultano in forte calo.